Una storia lunga cinquant’anni quella festeggiata ieri sera dal ristorante Da Italia di San Salvo. Le famiglie Di Santo e Angelucci per l’occasione hanno condiviso con gli amici di sempre, i rappresentanti istituzionali (oltre a quelli comunali anche il presidente della Camera di Commercio, Gennaro Strever) e della stampa l’importante traguardo.
La storia dell’attività, sebbene frutto dei sacrifici e dell’impegno di tutta la famiglia, si identifica con la donna che le ha dato il nome, Italia Di Santo, che il 26 luglio del 1972 – in un’altra location, via Mirandola – avviò l’attività.
Presenti per l’occasione, tra gli altri, il vicesindaco Eugenio Spadano, il presidente del consiglio comunale Tiziana Magnacca e alcuni assessori (il sindaco Emanuela De Nicolis assente per altri impegni) che, in rappresentanza del Comune, hanno consegnato ai titolari una targa. «La storia del ristorante-albergo Da Italia – vi si legge – non è solo il percorso nel tempo di un’impresa, ma è soprattutto il volto di una famiglia che ha intrecciato il proprio lavoro nell’arco lungo 50 anni nella crescita dinamicamente mutevole della città di San Salvo. Nel celebrare l’anniversario delle sue origini, la famiglia Angelucci ci offre l’occasione a riconsiderare un ricorrente pericolo culturale: la rarefazione della memoria. Quando una città smarrisce la memoria di se stessa diventa abitata da non luoghi di speranza, ma il vuoto della forza generativa delle relazioni, la rarefazione di fraternità solidale. Essere capaci di attraversare l’oggi come un albero in cui le radici e le foglie non sono scollegate è l’impegno di tutti».
«Mi complimento con Italia e tutta la famiglia – ha aggiunto Spadano – L’inizio di questa famiglia è stato un inizio di emigrazione come per tanti altri sansalvesi. Nel momento in cui decisero di aprire l’attività, a San Salvo si iniziava a crescere, si iniziava a percepire la crescita economica, si cominciava ad avere bisogno di promuovere attività imprenditoriali. Italia ha avuto l’intuizione di aprire l’attività di ristorazione. Dopo 50 anni, quel momento lo possiamo paragonare ai giorni d’oggi. Oggi San Salvo cresce, o ricresce, e proprio in questo periodo si comincia a percepire una necessità simile a quella degli anni Settanta, cioè di abitazioni, di nuove iniziative, di un’economia che inizia a tirare nuovamente nonostante le difficoltà a livello nazionale e internazionale. Io credo che oltre a esprimere ammirazione per Italia e la sua famiglia, sia possibile fare gli auguri a tutti noi perché con questo tipo di persone e di clima ci sono buone opportunità per ripercorrere la stessa strada di questa attività e di poter anche guardare al futuro con fiducia».