Scoppia il caso sagra dei cavatelli a Tufillo. La tradizionale sagra della pasta condita con il sugo di salsiccia non si terrà prolungando, negli affezionati frquentatori, l’astinenza iniziata con le restrizioni imposte dalla pandemia dal 2020 (l’evento era stato poi riproposto in modalità virtuale: con i cittadini invitati alla preparazione del piatto a casa e alla condivisione sui social delle foto). Qualche giorno fa, la Pro loco tufillese ha diffuso un comunicato per annunciare la mancata riproposizione dell’appuntamento gastronomico. La scelta è stata dettata principalmente dall’indisponibilità della struttura usata per la preparazione dei piatti, l’ex edificio comunale, in attesa di ristrutturazione.
I consiglieri d’opposizione di Per Tufillo, Alessandro Cianci, Giampaolo Di Marco e Franco Marino, annunciano un’interpellanza a riguardo ritenendo che la mancata programmazione dell’apprezzata sagra influisca negativamente sulle presenze nel piccolo comune della valle del Trigno.
«Pur comprendendo le difficoltà che possono avere avuto i volontari della Pro loco, ai quali va comunque il nostro ringraziamento quantomeno per la chiarezza fatta, ci chiediamo se l’amministrazione comunale abbia fatto tutto il possibile per garantire la continuazione di un evento che univa tradizione locale e condivisione comunitaria e che faceva di Tufillo una meta fissa per tanti turisti e visitatori, provenienti anche da fuori regione», scrivono i tre membri dell’opposizione.
«Dal comunicato sembra chiaro che l’unico comprensibile motivo è la mancanza di disponibilità dei locali delle ex-scuole. Se è davvero così, ci chiediamo: perché i lavori di riqualificazione delle scuole non partono e allo stesso tempo si dice che la stessa non è utilizzabile? E, soprattutto, visto che i lavori richiedono mesi e forse anni, dobbiamo pensare che anche nel futuro non sarà possibile dar vita all’evento? Non era possibile individuare un’altra struttura?».
«Con rammarico, registriamo che l’amministrazione comunale non ha inteso per nulla coinvolgere la minoranza in consiglio comunale per verificare idee e contributi fattivi che sicuramente non avremmo fatto mancare. Ma anche volendo escludere l’opposizione in consiglio comunale, ci chiediamo se si è fatto di tutto per coinvolgere la cittadinanza, anche quella residente fuori dal territorio comunale. Per l’importanza che questa magnifica tradizione riveste per tutta la comunità tufillese e per tutte le persone che a questa comunità si sentono legate ci riserviamo di presentare un’interrogazione consigliare per far luce sulla vicenda al fine di poter ripristinare questa tradizione quanto prima. Dopo anni di sospensione causa Covid, bisogna assolutamente evitare la definitiva scomparsa della Sagra dei Cavatelli di Tufillo. L’appuntamento d’agosto era un momento centrale nella vita dell’intero paese, un patrimonio culturale che va salvaguardato e che non può scomparire. Anche se mai coinvolti dall’amministrazione, e con i pochi mezzi a nostra disposizione, cercheremo di fare il possibile per salvare questa tradizione che fa onore a Tufillo».