In Parlamento meno posti, molti aspiranti. Dalla tonnara elettorale emergono i primi nomi

Il calderone della politica ribolle. Nel minestrone della crisi di governo estiva non si è riamalgamata l’eterogenea maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto per 17 mesi Mario Draghi e il suo esecutivo. Si andrà a votare il 25 settembre, un inedito. Vuol dire che il tempo stringe e le scelte vanno fatte nel giro di poche settimane. La prospettiva è affrontare una campagna elettorale che inizierà ad agosto, quando gli italiani penseranno più allo svago che alla tiritera delle promesse.

L’aula del Senato (foto dal profilo Twitter del Senato della Repubblica)

I posti a disposizione sono pochi. Col taglio di 345 poltrone, i parlamentari saranno complessivamente 600 e non più 945. Rimangono 400 seggi alla Camera e 200 al Senato. Per l’Abruzzo significa otto rappresentanti in meno: dai 21 (14 alla Camera, sette al Senato) che erano ai 13 che saranno (nove a Montecitorio, quattro a Palazzo Madama). Meno probabilità di essere eletti non solo nei piccoli partiti, ma anche nelle forze politiche che, stando ai sondaggi, hanno consensi a due cifre. Pochi posti, molte ambizioni.

Anche nel Vastese il totocandidati è già iniziato. Tra telefoni staccati o che squillano a vuoto, smentite, “no comment” e conferme parziali, Chiaro Quotidiano sta verificando le voci che circolano in questi giorni di piena estate.

Smentita secca arriva dal sindaco di Vasto, Francesco Menna, che si porta avanti di due anni e dice: non mi candido alle politiche di quest’anno e neanche alle regionali del 2024.

Inizia il totocandidati. Menna: «Né al Parlamento, né alle regionali del 2024. Resto sindaco»

Due i parlamentari vastesi uscenti, entrambi del Movimento 5 Stelle: il senatore Gianluca Castaldi e la deputata Carmela Grippa. Per l’ex sottosegretario del secondo governo Conte scatta il limite dei due mandati, ribadito proprio in questi giorni da Beppe Grillo. Castaldi è entrato a Palazzo Madama nel 2013 ed è stato rieletto nel 2018. Con la regola ancora in vigore nel M5S dovrebbe passare la mano. Al momento, preferisce non rilasciare dichiarazioni. In ogni caso, nel giro di qualche giorno dovrà delinearsi la linea dei pentastellati su candidature ed eventuali alleanze. Grippa, invece, è al primo mandato, quindi può essere ricandidata: «Non ne abbiamo ancora parlato, penso lo si farà nelle prossime settimane. Da parte mia c’è la massima disponibilità, se c’è una volontà anche da parte del presidente Conte e del territorio, perché no».

Dentro Fratelli d’Italia si dà per certo che il segretario regionale, Etelwardo Sigismondi, correrà per un seggio. Lui stesso il 26 giugno, nella diretta elettorale di Chiaro Quotidiano, era stato possibilista: «Sono un servitore della mia terra. Rispetto a quelle che sono le necessità di Fratelli d’Italia e del centrodestra, io sono a disposizione. Nel frattempo stiamo facendo un lavoro incredibile in Regione Abruzzo in un momento difficilissimo».

Etelwardo Sigismondi (FdI)

Si limita al classico «no comment» la consigliera regionale leghista Sabrina Bocchino, portavoce del Carroccio abruzzese. Il partito di Salvini nel 2018 è riuscito a far eleggere tre parlamentari nella circoscrizione Abruzzo: il segretario regionale Luigi D’Eramo, il deputato Giuseppe Bellachioma e il senatore Alberto Bagnai, economista fiorentino che i vertici nazionali leghisti hanno paracadutato in Abruzzo alle elezioni di quattro anni fa.

Sabrina Bocchino (Lega)

Scalda i motori Tiziana Magnacca, sindaca di San Salvo fino a un mesetto fa. Il suo record di 1300 voti da candidata consigliera alle amministrative di giugno fa gola ai partiti della coalizione. «Non nego di aver ricevuto richieste di disponibilità dal centrodestra, ma è prematuro e c’è molta confusione. Certo è che, con il taglio del numero dei parlamentari, lo spazio per il nostro territorio potrebbe essere enormemente sacrificato riguardo a quelle che sono le posizioni utili a essere eletti».

Tiziana Magnacca

A sinistra si fa il nome di Paola Cianci: «Con il partito siamo ancora nella fase di condivisione dei contenuti per la campagna elettorale, per vedere quale tipo di lista faremo, ovviamente nel campo della coalizione dei progressisti. Chi ha fatto il mio nome l’ha fatto probabilmente perché sono componente della segreteria regionale e della direzione nazionale di Articolo 1. Ma è ancora tutto molto prematuro».

Paola Cianci (Articolo 1)

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