In arrivo le imposte sulle piattaforme petrolifere: «Fondi destinati al riequilibrio»

Un milione e 200mila euro di arretrati e 600mila annui a partire dal 2022. Sono i fondi che incasserà il Comune di Vasto, tra i Comuni beneficiari dell’Impi, Imposta immobiliare sulle piattaforme marine, secondo il decreto ministeriale dello scorso 10 maggio. «Questi fondi – ha annunciato il sindaco Menna – saranno convogliati sulla procedura di riequilibrio che ci permetterà di avere un bilancio sano. Il disavanzo, che interessa molte amministrazioni italiane, è stato affrontato con grande serenità, grazie ai nostri uffici. Ora siamo in dirittura d’arrivo». Il piano approvato dal consiglio comunale prevede di accantonare 18 milioni di euro in 14 anni, dal 2022 al 2036, circa 1,3 milioni all’anno. «Tutte le entrate dell’Impi andranno nel riequilibrio», spiega Menna.

Vasto riceverà l’imposta relativa agli impianti Santo Stefano mare 4, Rospo Mare B, Rospo Mare C. «Ringrazio Alfonso Mercogliano dell’avvocatura comunale che, tre anni fa, ha lavorato ad un contenzioso che ci ha permesso di recuperare 4,5 milioni di euro e che ha avviato anche l’attività sul riconoscimento dell’Impi». Con i fondi che arriveranno «la procedura di riequilibrio avrà una notevole copertura per i prossimi anni – dice Menna -. L’ufficio finanziario con Toma, Di Mascio e Marra ha impostato al meglio il piano di riequilibrio. È stata avviata anche dall’ufficio tributi la lotta ai furbetti. Dobbiamo essere consapevoli che, se paghiamo tutti, le tasse non aumentano».

Per il primo cittadino «i futuri amministratori troveranno una situazione serena e trasparente».

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