Con l’aumento delle temperature e le precipitazioni sempre più rare, torna l’emergenza incendi. Per arginare il fenomeno, si intensificano le attività di controllo e monitoraggio da parte dei vigili del fuoco e delle associazioni di volontariato. Un fenomeno che desta preoccupazione, considerate anche le molteplici cause all’origine dei roghi. Agli incendi di origine dolosa, infatti, sottolineano dalla Protezione Civile di Casalbordino, «si aggiungono quelli derivanti dalla mancata manutenzione del sottobosco dopo gli interventi di riforestazione, una “leggerezza” che ha favorito il proliferare di piante facilmente infiammabili. A rendere il quadro ancora più allarmante ci sono poi i cosiddetti “incendi di interfaccia”, ovvero quelli che interessano le aree di interconnessione tra i centri abitati e le aree naturali dovuti alla scomparsa dell’agricoltura nelle aree marginali di collina e di montagna dove sempre di più manca la manutenzione delle strade».
A dimostrazione dell’intensa attività di controllo, l’intervento degli uomini della Protezione Civile di Casalbordino che ieri, lunedì 18 giugno, nel corso del pattugliamento per la prevenzione incendi, coordinati dalla sala operativa regionale e in stretto contatto con il coordinamento di protezione civile del Vastese, hanno avvistato un rogo in contrada Valle Caterina a Torino di Sangro. Allertate le pattuglie dei vigili del fuoco, all’arrivo degli uomini del distaccamento di Lanciano, i volontari della Protezione civile di Casalbordino, quelli di Torino di Sangro e i volontari dell’associazione “Il castello di Monteodorisio”, sono riusciti a domare e spegnere l’incendio.
«Nei prossimi giorni – sottolinea il responsabile della protezione civile di Casalbordino, Tommaso Bucciarelli – a causa delle temperature elevate, previa comunicazione della Soup regionale, non potremo garantire i servizi al di fuori di quelli istituzionali con la Regione e in convenzione con il Comune di Casalbordino. Tutti gli altri servizi organizzati da associazioni sportive e non, verranno valutati al momento dando la precedenza alle attività antincendio».