Lo scrittore francese Marcel Proust diceva che “il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre ma nell’avere nuovi occhi”. Ma cosa avrà voluto dire il saggista parigino con questa frase divenuta poi celebre? Forse che, spesso, per scoprire, conoscere ad amare un luogo non dobbiamo per forza coprire lunghe distanze per raggiungere posti lontani, ma che spesso basterebbe saper apprezzare prima tutto quello che di bello, sia esso un borgo, una vallata, una chiesa o una grotta esiste e resiste da secoli a pochi passi da casa nostra. Ma per apprezzare fino in fondo qualcosa bisogna prima conoscerla, magari riportandone alla luce le storie, i fatti ed i personaggi che vi sono dietro.
Nel mondo moderno soprattutto grazie all’impulso dei social sono tante le pagine che propongono immagini e contenuti legati ad una regione, alla sua arte e tradizioni, ma ben poche, sono quelle che dietro hanno una visione ed un progetto serio e magari innovativo che le spinge a crescere ed a differenziarsi da futili raccoglitori d’informazioni. Uno di queste realtà che meritano davvero di essere conosciute e sostenute è Abruzzo delle Meraviglie. Ne parliamo con il fondatore ed ideatore Luigi Cicchitti, giovane storico dell’arte originario di Altino con una grande passione per la nostra regione.
Iniziamo la conversazione chiedendogli innanzitutto quando è nato il progetto di Abruzzo delle Meraviglie: «L’idea nasce nel 2012, grazie alla condivisione con Salvatore Costa, mio carissimo amico, fondamentale collaboratore ed autore di tutte le campagne fotografiche dei nostri libri, in occasione della pubblicazione del primo volume dedicato alla Cattedrale di San Cetteo, Chiesa Madre di Pescara». Gli chiediamo quindi quali sono stati i motivi o le esigenze che l’hanno spinto a compiere questo passo: «In quella occasione – continua Cicchitti – decidemmo di creare un sito internet, con relativi profili social media, che fosse esclusivamente dedicato alla divulgazione ed alla conoscenza del patrimonio storico, artistico e culturale della nostra regione. Essendo io storico dell’arte, era nostra intenzione unire alla pubblicazione online di immagini evocative, le parallele attività di indagine, studio e redazione delle nostre monografie scientifiche, magari dedicandoci a monumenti, beni ed opere meno conosciute ma non per questo meno meritevoli di essere raccontate».
Inevitabile portare quindi il discorso su quali sono gli obiettivi che Abruzzo delle Meraviglie intende raggiungere e perseguire. «Educare alla bellezza dei luoghi, alla conoscenza delle opere d’arte ed alla comprensione della storia – continua Luigi – sono i cardini ed il nostro intento principale. Un ruolo importante è affidato alle foto che pubblichiamo quotidianamente sulle nostre pagine e che in gran parte riceviamo dai nostri numerosi follower (ad oggi seguono la pagina circa 48000 utenti su Facebook e 29000 su Instagram) Ciò – sottolinea lo storico dell’arte – serve a “risvegliare” la coscienza collettiva ed instillare la curiosità nelle persone». Abruzzo delle Meraviglie punta molto sui social e sulla fotografia: ci facciamo quindi spiegare dal nostro intervistato se crede che queste possano essere le chiavi giuste per far conoscere e promuovere l’Abruzzo. «Ogni giorno – ci confida Cicchitti – riceviamo centinaia di immagini, messaggi, richieste di informazioni, anche e soprattutto da turisti stranieri. Sintomo, questo, di grande attenzione e sensibilità nei confronti nelle nostre meraviglie: chiese, castelli, eremi, parchi archeologici, musei, dipinti su tavola, dipinti su tela, sculture lignee, sculture lapidee. È questo ciò che caratterizzata la nostra pagina, ovvero l’unicità dei nostri contenuti: la storia dell’arte abruzzese. Abbiamo un patrimonio ricco, antico, eterogeneo, che merita di essere conosciuto, tutelato e valorizzato».
Cicchitti in particolare ha poi realizzato diverse ricerche dando alle stampe molteplici volumi sull’arte e la storia locale, tra cui l’ultimo che sta presentando proprio in questi giorni. «Sì, il mio settimo e ultimo libro è uscito l’8 luglio ed è intitolato “Meraviglie e tesori d’arte della Maiella Orientale” ed è pubblicato da Carsa Edizioni, con il patrocinio del Parco Nazionale della Maiella. È un viaggio – continua – di esplorazione umanistica, centrato sul sistema dei beni culturali, fruibili sul versante orientale della Montagna Madre, che fino ad ora, risultava essere meno indagato dal punto di vista storico-artistico». L’augurio è che anche grazie al lavoro ed all’impegno di Luigi e di Abruzzo delle Meraviglie la nostra regione possa farsi apprezzare e conoscere sempre di più partendo dagli abruzzesi stessi che spesso dimenticano della straordinaria bellezza che quotidianamente li circonda.