Addio a Venditti, la città ricorda la Voce garbata e disponibile di un uomo d’altri tempi

Si rincorrono e si moltiplicano i messaggi di cordoglio, ricordi, stima e amicizia dopo la notizia della scomparsa di Lucio Venditti. I social, si sa, amplificano ogni cosa e le notizie corrono veloce. Così come corre veloce il ricordo per un uomo, Lucio, considerato un pezzo importante della storia di Lanciano.

«Ha scandito il tempo, con la sua voce al microfono, degli avvenimenti più importanti della nostra città. Un grande uomo con grandi valori che ha trasferito sapientemente a tutti i componenti della sua famiglia», è il ricordo del sindaco Filippo Paolini a cui fanno eco centinaia di commenti che sottolineano la gentilezza, la disponibilità ed il suo essere sempre garbato fuori e dentro il suo storico negozio di strumenti musicali.

Ricordo accorato da parte dell’ex sindaco Mario Pupillo. «Conobbi Lucio quando ero ragazzo e iniziavo a recitare nel teatrino della parrocchia di Sant’Antonio. Ci occorreva un registratore o meglio un amplificatore per le nostre recite e andai nel suo storico negozio. Aveva un modo elegante di porgersi, signorile, che a noi ragazzi metteva a proprio agio. Era prodigo di consigli e generoso, veniva incontro alle nostre (risicatissime) finanze di filodrammatica parrocchiale. – scrive Pupillo – In questi due anni di Covid, Lucio è stato la voce che ci ha ricordato le regole da rispettare nella pandemia. La sua voce era ormai patrimonio comunale, quasi istituzionale, era inconfondibile. La perfetta dizione, la voce piena, calda, erano la garanzia che il messaggio sonoro avrebbe attirato l’attenzione dei cittadini. La ditta Venditti ha percorso decenni a cavallo dei due secoli con professionalità e passione ed un altro merito di Lucio è di aver coinvolto suo figlio Angelo nel suo lavoro facendone un degno erede. – prosegue l’ex sindaco – La sua collaborazione con l’associazione Amici della musica e l’Estate Musicale Frentana è una simbiosi decennale che ha permesso di costituire un archivio sonoro straordinario di cui forse non abbiamo ancora contezza. Ma quasi tutti i grandi eventi e le ricorrenze di Lanciano hanno avuto il suo contributo vocale. Era straordinario un aspetto che ancora mi sorprende. Lucio nel parlare normale a volte mostrava qualche incertezza, qualche inciampo. Il tutto spariva sorprendentemente quando Lucio aveva un microfono davanti e la sua voce non aveva alcun incertezza e correva spedita. Una sorta di “malattia professionale” al contrario, di cui è difficile trovare la natura ma ci fa sorridere per l’originalità. In queste settimane sapevamo della sua malattia ma abbiamo avuto il sospetto che gli annunci di questi giorni fa avessero la sua “voce”. Non avevamo sbagliato. Era un collage dei suoi annunci, elaborato con le nuove tecnologie e le “diavolerie”di Angelo. È stato per un attimo un tuffo al cuore pensando che fosse Lucio. Un esperimento che ci ha un po’ illuso, ma soprattutto commosso. Oggi quell’annuncio è una piccola eredità che ci viene donata dalla famiglia Venditti, – conclude – cui inviamo un abbraccio forte per tutto quello che Lucio ha fatto e ci ha detto con la sua inimitabile Voce».

«Una persona straordinaria piena di principi e di valori, la sua umanità ed il suo grande equilibrio nell’unire sempre l’immenso amore per Lanciano alla sua vita lavorativa e non. Una persona aperta al dialogo ed al confronto». È il pensiero che l’assessore Tonia Paolucci lascia sulla sua pagina Facebook a ricordo di «un caro amico che ama Lanciano».

L’associazione “Amici della Musica”, a cui la ditta Venditti dà la voce fin dalla prima edizione dell’Estate Musicale Frentana, ricorda Lucio Venditti come «un altro amico, un’altra pietra miliare della nostra Associazione che va via. Ricordiamo la sua eleganza, la sua signorilità, la sua professionalità, nonché l’affetto ed il sostegno per gli “Amici della Musica”».

«È stato un simbolo di gentilezza, di disponibilità: una istituzione storica della nostra Lanciano con la sua voce inconfondibile e la sua attività sempre legata alle tradizioni del nostro territorio. – scrive la sezione lancianese del Partito Democratico – Lo ricordiamo mentre narrava con emozione, in una recente intervista, avendolo vissuto in prima persona, il bombardamento di piazza Plebiscito durante la seconda guerra mondiale. Lo ricordiamo mentre, durante la pandemia, invitava a rispettare le norme governative con la sua voce e le sue trombe.Lo ricordiamo nel suo negozio, sempre presente e disponibile con tutti».

Un ricordo da amico è invece quello del giornalista Mario Giancristofaro che dice: «in città, ora ci sentiamo tutti orfani di quella voce che annunciava le notizie più disparate, sempre con la signorilità rassicurante che ti caratterizzava. Ho avuto il privilegio della tua amicizia e potrei raccontare mille cose per ricordarti. Ma penso che sia meglio tacere per riascoltare con più partecipazione, dentro di noi, la tua inconfondibile “voce”».

Una voce che, nel cuore dei lancianesi, difficilmente si spegnerà.

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