Non è un santo tra i più conosciuti quello che si festeggia oggi, ma Lanciano e la sua storia gli devono molto perché senza di lui, probabilmente, oggi non saremmo qui in questo modo.
Si festeggia oggi San Pompilio Maria Pirrotti; nato a Montecalvo, in Campania, il 29 settembre 1710, Domenico Pirrotti cambiò il suo nome in Pompilio Maria e a diciott’anni entrò nell’ordine degli Scolopi. Morì nel 1766 ed è santo dal 1934.
Da Napoli, giovanissimo, fu quasi subito inviato a Chieti per proseguire i suoi studi di filosofia e, dopo molti anni, nel 1742 arrivò a Lanciano dove, così come in tutti i suoi viaggi, unì l’attività scolastica a quella dell’apostolato. La storia di San Pompilio è però legata indissolubilmente a quella di Lanciano perché, nel 1746, quando si trovava nella città frentana, avendo avuto durante una preghiera notturna la visione di una catastrofe, fece suonare a distesa le campane della Cattedrale alle due di notte così da far uscire tutti in strada e alla gente, accorsa allarmata, disse di mettersi a pregare con fervore la Madonna per aver salva la vita da un terremoto imminente. Infatti, Lanciano fu risparmiata dal sisma, mentre altre località abruzzesi subirono ingenti danni. A testimonianza di questo miracolo resta a tutt’oggi un’epigrafe commemorativa nel palazzo comunale della città.
Durante la sua permanenza in città, oltre al suo impegno come educatore, San Pompilio profuse molte energie nel dedicarsi alle cure della Confraternita della Morte e Orazione che, ancora oggi, nella chiesa di Santa Chiara, lo venera e ne custodisce gelosa una statua lignea a lato dell’altare. E stasera, alle 21, sempre nella chiesa sede del sodalizio, celebrerà una messa in suo onore.