In procura grave carenza di personale: solo un terzo degli impiegati. Avvocati confermano lo sciopero

In procura gli impiegati sono rimasti in sette. Ne servirebbero ventuno. La carenza di personale si fa drammatica e, inevitabilmente, è destinata a ripercuotersi sull’attività dell’ufficio che svolge le indagini e rappresenta la pubblica accusa nei processi. A novembre nel palazzo di giustizia di Vasto prenderanno servizio due magistrati: un giudice e un sostituto procuratore, che si aggiungerà al procuratore capo, Giampiero Di Florio, e al sostituto Vincenzo Chirico. Con tre magistrati inquirenti e sette giudicanti, l’organico dei togati sarà al completo. Il problema è la mancanza di amministrativi causata dal blocco del turnover nelle sedi giudiziarie colpite dalla mannaia della riforma della geografia giudiziaria. Da dieci anni a rischio chiusura ma prorogati fino al 31 dicembre 2023, i tribunali di Vasto, Lanciano, Avezzano e Sulmona rischiano un’agonia neanche tanto lenta, visto che manca meno di un anno e mezzo alla decisione definitiva.

Vasto. Il palazzo di giustizia

Il 13 luglio Di Florio è andato a rappresentare la situazione di carenza d’organico della procura di Vasto in un incontro al ministero della Giustizia. Con lui c’era il presidente dell’Ordine forense di Vasto, Vittorio Melone, che conferma lo sciopero degli avvocati dal 18 al 22 luglio: «Esprimo apprezzamento per l’attenzione che abbiamo ricevuto e l’altissimo livello istituzionale dei rappresentanti del ministero della Giustizia. Infatti siamo stati ricevuti dal sottosegretario Francesco Paolo Sisto e dalla responsabile direzione organizzazione giudiziaria, Barbara Fabbrini. Però le soluzioni prospettate non sono immediate: verranno assunti dei funzionari, ma questo non avverrà prima di settembre. Per questo non abbiamo ritenuto di poter revocare lo sciopero. Si continua a non voler ripristinare le piante organiche. La tempistica non ci soddisfa. Per il tribunale la carenza rientra nella media nazionale, dal 2019 il personale assegnato a Chieti viene smistato a Lanciano e Vasto. Invece la procura, su 21 dipendenti previsti dalla pianta organica, da settembre ne avrà sette, di cui quattro con la qualifica di commesso, quindi senza le abilitazioni per una serie di servizi telematici necessari ad espletare le pratiche».

Melone evidenzia «la quantità e la qualità della carenza: è scoperto il 66 per cento dei posti e mancano completamente cancellieri esperti e funzionari. Confermiamo l’astensione della prossima settimana. Era l’ultima settimana lavorativa. Per noi significa non lavorare e dover spiegare ai nostri assistiti perché le decisioni sulle vicende della loro vita saranno rinviate per almeno di un paio di mesi, ma dobbiamo renderci conto che la situazione è grave e da settembre si complicherà ancora di più perché due impiegati verranno trasferiti uno a Napoli, l’altro a Bari. Resterà sguarnita la segreteria di un sostituto procuratore». Confermata anche l’assemblea straordinaria degli avvocati, convocata per il 18 luglio.

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