Vedute lungimiranti per cercare di costruire un progetto di successo. Le basi ci sono tutte, per conferma chiedere ai venti ragazzi uzbeki presenti in questi giorni a Vasto.
Si parte dall’istruzione con l’obiettivo di formare uomini e donne del domani, dalla Cambridge International School (Cis) uzbeka, venti ragazzi tra i tredici e i diciassette anni dallo scorso 2 luglio stanno conoscendo l’Abruzzo ma soprattutto la città di Vasto. Una prima esperienza lontano da casa, organizzata da Gaetano Crisci, manager vastese che vive e lavora in Kazakistan dal 2013. Ha conosciuto la Cambridge International School grazie a sua figlia che vive con lui, da lì è iniziata una sinergia che lo ha spinto a mettere in piedi un progetto parecchio ambizioso.
«Siamo al viaggio zero – le parole del manager Crisci – per questi splendidi ragazzi uzbeki della Cambridge International School che stanno conoscendo, in questi giorni, il nostro splendido territorio ma allo stesso tempo entrano in contatto con realtà importanti a livello lavorativo. Dobbiamo smettere di piangerci addosso e guardare lontano, io credo fortemente in questo progetto, hanno risposto presente l’Università d’Annunzio, la Confindustria (Chieti-Pescara), l’autorità portuale di Ortona e la Galleria d’arte dell’800. Ringrazio amici e imprenditori come Emidio Salvatorelli, Gianni Petroro, Piero Marchesani e i fratelli Altieri che in questi giorni mi hanno spalancato le porte delle loro aziende dandoci grande supporto . Non solo loro, stiamo girando l’Abruzzo in lungo e largo per far conoscere a questi ragazzi le eccellenze della nostra regione, aziende di primissimo livello, l’Abruzzo offre tanto, dal punto di vista imprenditoriale oltre che cibo e paesaggi paradisiaci».
La base dei diciassette giorni del gruppo uzbeko è Vasto: «Per lavoro ormai da anni vivo lontano dalla mia città – spiega Crisci – ma nei suoi confronti nutro un folle amore. Qui non manca nulla, magari i vastesi dovrebbero credere di più in quello che hanno a disposizione. Ho organizzato questa viaggio orientativo senza chiedere appoggi economici a nessuno ma quando torneremo in Uzbekistan saranno molte le persone facoltose che potranno conoscere Vasto attraverso video e tanto altro materiale. Quella con gli uzbeki è una seconda esperienza dopo quella del 2015 fatta con i kazaki, credo fortemente nelle potenzialità di questo territorio, ho un obiettivo chiaro, far diventare Vasto l’hub dei summer camp della Cambridge International School, una sfida che mi stimola».
A Vasto se dici Uzbekistan è impossibile non pensare a Ilyas Zeytulaev, ora allenatore del San Salvo ma da giocatore in Serie A, B e C indossando tante maglie pesanti, su tutte quella della Juventus. Ottimo giocatore prima e allenatore ora in campo ma splendida persona, ha agganciato il gruppo di studenti uzbeki per caso: «Ero in spiaggia e dai campetti del lido ascoltavo alcuni ragazzi che parlavano la mia lingua, mi sono avvicinato a loro e siamo subito diventati amici. La sera mi hanno invitato a mangiare una pizza con loro e per ricambiare il favore ho deciso di organizzare un’amichevole».
L’allenatore uzbeko, ma ormai vastese d’adozione, ha ricevuto piena disponibilità da parte della Virtus Vasto che ha spalancato le porte del Campo San Paolo chiamando a raccolta alcuni ragazzini del settore giovanile. Uzbeki in campo di blu vestiti, tra di loro in campo anche “Zetu”, dall’altra parte i giovani vastesi. Prima del fischio d’inizio Zeytulaev ha voluto omaggiare il gruppo uzbeko consegnando nelle mani di Gaetano Crisci la maglia biancorossa della Virtus Vasto. Poi tanto divertimento in campo dove i gol non sono mancati. Quello più importante però l’ha messo a segno il manager vastese, i venti uzbeki della Cambridge International School hanno conosciuto e apprezzato Vasto (e l’Abruzzo), racconteranno la loro esperienza quando torneranno a casa in una conferenza stampa. Per il nostro territorio sarà un ottimo biglietto da visita, l’augurio è che questo progetto possa avere basi sempre più solide, Vasto non può lasciarsi sfuggire questa opportunità.