Si fa sempre più drammatica la carenza di personale all’ospedale di Vasto. Emblematico è il caso del Pronto soccorso, entrato ormai nella fase calda della stagione estiva.
Con l’arrivo dei turisti, la popolazione sulla costa aumenta. Tra malori, cadute e incidenti, sul reparto di emergenza-urgenza si riversa una mole di lavoro già di per sé pesante in altri periodi dell’anno, vista la cronica mancanza di medici. Situazione ancor peggiore adesso, alla metà di luglio, quando comincia l’alta stagione turistica. Da ora alla fine di agosto sarà dura per il personale, ridotto all’osso anche per via dei contagi da Covid-19.
Attualmente, il Pronto soccorso del San Pio può garantire la presenza di soli sei medici, due per ogni turno, che devono gestire un numero di pazienti destinato ad aumentare col trascorrere dei giorni. Anche perché, proprio per via della mancanza di dottori, non è stata riattivata la Medicina turistica (l’ambulatorio di lungomare Cordella), ma la Asl può garantire solo la presenza di un’ambulanza con infermiere di area critica. A questo si aggiungono le ormai ataviche carenze della struttura: locali troppo angusti, sala d’attesa talmente piccola che bastano dieci persone per riempirla. I sanitari continuano a stringere i denti. Da troppo tempo.