Il Cortile di Palazzo d’Avalos trasformato in un museo a cielo aperto. È lo scenario in cui si sono trovati ieri i visitatori intervenuti ad assistere alla premiazione della quarta edizione del concorso di pittura estemporanea “Vasto in cornice”. L’iniziativa, frutto del lavoro dell’Associazione di competenze multidisciplinari, con il patrocinio del Comune di Vasto e la partnership dei consorzi Vasto in Centro e Vivere Vasto Marina, ha visto la partecipazione di ventisette artisti che si sono lasciati ispirare dagli scorci della città di Vasto individuati nel centro storico, nelle calette o nella spiaggia.
Due le categorie partecipanti: “maestri d’arte”, composta da artisti con varie esperienze nei concorsi, e “amanti della pittura estemporanea“, ovvero coloro che hanno un’esperienza più limitata nella pittura. Diverse le tecniche utilizzate per realizzare i lavori il cui tema erano angoli e scorci della città di Vasto: dall’acquerello all’olio, fino alla tempera e all’acrilico. Tante anche le correnti a cui gli artisti si sono ispirati nel ritrarre i trabocchi, la bagnante, le chiese, le cattedrali e i monumenti della città: simbolismo, cubismo, astrattismo, fino all’esagerazione dell’uso del colore e del contrasto. Un concorso di pittura en plein air, caratterizzato dal tempo che l’artista ha a disposizione per portare a termine il proprio lavoro e dal luogo da riprodurre, che è fonte di ispirazione ed è spesso esposto a diverse sfumature di luce e colore.
Dopo una giornata passata a lavorare sulle tele, per gli artisti è arrivato il momento di conoscere il verdetto della giuria. La cinquina vincitrice della categoria maestri d’arte ha incoronato Mauro Del Vescovo, che con il suo quadro si aggiudica la vittoria della categoria. Medaglia d’argento per Fabio Castellaneta, bronzo per Concetta Daidone, che si classifica al 3° posto, 4° piazzamento per il lavoro di Rosa Maria Brandimarte e 5° posto per Sofya Almatova. Per la categoria degli “amanti della pittura”, invece, gradino più alto del podio per l’opera di Damiano Rojan Antonieta, medaglia d’argento per Marcello Agostinelli, e terzo posto per Angela di Teodoro.
Tanti i premi assegnati: la Coppa della pace, per l’artista afghana Amena Stanekzi, premiata anche in qualità di artista più giovane, e i premi per il primo iscritto, l’artista venuto da più lontano, il concorrente più originale, e a Carlo Ciancio, fotografo ufficiale dell’evento. Tutti gli iscritti hanno inoltre ricevuto un attestato di partecipazione, consegnato da Alessandro Roselli. Premiati anche i membri della giuria: Silvia Bosco, Ada Di Lello, Valeria Massari, Juan Alfredo Parisse, e la speaker, Alessandra Castiglione.
Intervenuti alla serata, il presidente di Acm, Carlo Viggiano, i membri dell’associazione Antonio Rosati e Giovanni Uselli, i presidenti dei consorzi Vasto in Centro e Vivere Vasto Marina, Marco Corvino e Piergiorgio Molino. A rappresentare le istituzioni, l’assessore alla Cultura, Nicola Della Gatta, e la vicesindaca Licia Fioravante. «Ringrazio i pittori che oggi ci hanno onorato con la loro presenza e che abbiamo visto soffrire sotto il sole – commenta il presidente Carlo Viggiano -. Nonostante tutte le difficoltà nell’organizzazione, dopo aver visto i quadri di questi signori all’interno dell’androne del palazzo, sono stato preso da un’emozione fortissima. Ringrazio i membri dell’amministrazione comunale per la continua spinta emotiva che ci hanno dato ad andare avanti, li ringrazio per aver dato fiducia a un’associazione nata dal nulla ma che sta dando qualche piccolo segno di risveglio dal punto di vista della cultura. Ringrazio i miei colleghi dell’ACM con i quali abbiamo messo in piedi una squadra della quale personalmente sono molto orgoglioso, prima di tutto per la grande professionalità che hanno dimostrato in qualsiasi momento. Il nostro lavoro continuerà, andrà avanti su due strade: la formazione gratuita nel mondo produttivo industriale, mentre una piccola parte delle nostre attività sarà invece riservata all’arte che è una nostra personale passione, è un nostro personale orgoglio. Ringrazio la giuria che non ha avuto un compito facile nell’esprimere il giudizio finale».
