Cacciari ospite del Caffé Letterario per discutere del futuro dell’Europa

Dopo aver portato a Lanciano il celebre giornalista Paolo Mieli, intervenuto in primavera al teatro Fenaroli per presentare “Il Tribunale della Storia” sua ultima fatica editoriale, sabato 9 luglio, alle 18.30 la nostra città accoglierà un altro grande ospite: nello splendido scenario della Cittadella della Musica interverrà il filosofo Massimo Cacciari che in un convegno organizzato da “Il Caffè Letterario…e non solo” discuterà insieme alla professoressa Brigida Cristallo dei futuri scenari geopolitici di un Europa che secondo la sua visione è destinata al tramonto, in un processo di trasformazione che ne cambierà forse definitivamente la forma, gli assetti e gli equilibri.

Massimo Cacciari che oltre ad essere un filosofo è anche un politico, accademico ed opinionista televisivo, è nato a Venezia nel 1944, figlio di un pediatra e di una casalinga, e si è laureato in Filosofia a Padova diventando poi ordinario di Estetica presso l’università della sua città. È stato deputato al Parlamento dal 1976 al 1983, ed è membro di diverse istituzioni filosofiche europee, tra cui il Collège de Philosophie di Parigi, oltre che socio dei Lincei. Nel 1995 è stato eletto sindaco di Venezia, oltre che preside della Facoltà di Filosofia dell’Università “Vita Salute” del San Raffaele di Milano, dove è tuttora professore emerito. È stato anche deputato del Pci, eurodeputato, primo cittadino della sua Venezia tre volte; nel 2010 ha lasciato la politica attiva.

E’ tra i fondatori di alcune delle più importanti riviste italiane di filosofia e cultura, da Angelus Novus (1964-1974) a Contropiano (1968-1971), a Laboratorio politico (1980-1985) a Il Centauro (1980-1985) fino a Paradosso, nata nel 1992. E’ inoltre autore di una sessantina di libri, molti dei quali tradotti in più lingue. Tra le sue opere più recenti vale la pena di ricordare “Labirinto filosofico” (Saletta dell’Uva 2015), “Occidente senza utopie” (Il Mulino 2016), “Generare Dio” (Il Mulino 2017), “La mente inquieta: saggio sull’Umanesimo” (Einaudi 2019), “Della cosa ultima” (Adelphi 2019) ed “Elogio del diritto” (con Natalino Irti, La Nave di Teseo 2019).

Un ospite di assoluto pregio con cui “Il Caffè Letterario…e non solo” continua a promuovere in città la grande cultura italiana grazie alla presenza di importanti relatori di caratura internazionale come Mieli e appunto Cacciari secondo cui «mentre prosegue la tragedia ucraina e l’opinione pubblica è indotta a pensare di capirne qualcosa dalle tremende immagini dell’ultima ora provenienti dal fronte, le vicende dell’Europa occidentale sembrano svolgersi sul canovaccio di un suo sempre più irresistibile tramonto. Le sanzioni, inevitabili dopo l’invasione (e che Putin non poteva non aver previsto, dal momento che in precedenti e assai meno gravi occasioni la Russia le aveva subite), peseranno sulla sua economia, e, quel che conta ancora più, in modo tremendamente disuguale, accentuando le differenze tra Paese e Paese dell’Unione nelle politiche di welfare. Il ruolo geopolitico dell’Europa – prosegue il filosofo – poi, tenderà a scomparire, e la riduzione della stessa a provincia atlantica è l’altrettanto inevitabile conseguenza – che poi, per rendere la legge meno dura, si dipinga la Nato come una grande forza di pace non è, si sarebbe detto una volta, che trascurabile sovrastruttura ideologica».

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