Con il passaggio di consegne ormai imminente la Vastese Calcio, dopo aver salutato il segretario Nicola Buracchio, ufficializza anche il divorzio da Andrea Masciangelo fino a giugno in vesti di direttore generale. Il diretto interessato ha voluto ringraziare società e piazza biancorossa con una lettera apparsa sulla pagina Facebook del club biancorosso.
«Ieri si è chiusa la stagione sportiva 21/22, da parte mia posso solo dire che sono stati tre anni belli intensi veri, nei quali siamo cresciuti tutti come una grande famiglia. Non so cosa succederà, ma nella gestione Bolami-Scafetta sono stato il direttore più lungimirante e sono orgoglioso di aver avuto la possibilità di lavorare in una grande città, conoscere persone stupende, tifosi unici.
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Da parte mia mi corre l’obbligo di ringraziare tutti, in primis Bolami e Scafetta, Salvatorelli che ha creato un settore giovanile di tutto rispetto e tutto il resto della società: tutti i dipendenti capitanati dal grande Massimo, e tutti coloro che hanno collaborato solo per amore dei colori biancorossi come gli steward guidati da Giovanni Del Borrello e infine un ringraziamento particolare va ad un amico vero Giovanni Pacchiano. Un ringraziamento allo staff, ai giocatori e agli allenatori con cui ho lavorato e a tutte quelle persone che sono passate per l’Aragona e che hanno combattuto insieme a me per arrivare più in alto possibile.
Il lavoro fatto in questi anni ha portato Vasto a riprendersi la giusta credibilità ricordando con orgoglio che con questa stagione sportiva sono stati raggiunti per la prima volta i playoff, il record di punti 53 e non da ultimo è stata l’unica abruzzese ad arrivare tra le prime 5, in un girone dove la Recanatese vincitrice del campionato è arrivata a vincere lo scudetto nazionale, e dove la quota salvezza per la prima volta è stata di 49 punti. Tutto questo grazie alla crescita di una società di un ambiente che vive di calcio e a cui auguro solo il meglio per il futuro. Vi ringrazio per tutto quello che la città di Vasto e voi tifosi, in particolar modo, mi avete dato ricordando sempre che il direttore è uno di voi».