«Apprendiamo con grande rammarico ma anche con forte preoccupazione la mancata riapertura della medicina turistica a Vasto Marina a causa dell’assenza di medici. In una località turistica come Vasto che in estate raggiunge le 100mila presenze, unita alle molteplici difficoltà dell’Ospedale San Pio che già normalmente fatica a rispondere alle tante richieste e necessità dei residenti e non, nonostante gli enormi sacrifici che da troppo tempo stanno facendo i medici, gli infermieri e gli operatori socio sanitari a cui va la nostra riconoscenza e gratitudine, riteniamo che la chiusura della medicina turistica sia un fatto grave». Arriva dal Partito Democratico di Vasto la nota con cui, nel prendere atto dell’annuncio della Asl sulle modalità di assistenza sanitaria nelle località turistiche della provincia, si solleva la necessità di rivedere la scelta.
«Non possiamo accettare che la presenza della medicina turistica, tanto importante quanto necessaria, sia sostituita con un’ambulanza e un infermiere e con gli utenti che devono rivolgersi ai medici di medicina generale o ai pediatri di libera scelta. Non vuole essere questa una nota di attacco alla mal-gestione di una Regione a guida centrodestra che continua a considerare Vasto e il Vastese come la cenerentola dell’Abruzzo. È questa una nota di appello agli esponenti regionali del centrodestra eletti nel Vastese affinché si adoperino con atti e fatti concreti al solo scopo di fermare e bloccare una volta per tutte questo declino che sta vivendo la sanità vastese – dicono i rappresentanti del Partito Democratico -.
Noi saremo al loro fianco in questa battaglia perché la tutela della salute pubblica non ha e non deve avere colori politici. Lo abbiamo fatto per il Tribunale e per la Procura di Vasto. Lo faremo per il nostro Ospedale e per tutti i servizi annessi e connessi alla salute dei cittadini. Ci appelliamo dunque a loro chiedendo di trovare una soluzione che superi quelle tamponi e a spot. La medicina turistica a Vasto è importante che ci sia. Si lavori per rivedere tale decisione che nuoce a Vasto, al Vastese, e al turismo di questa città».