Un confronto articolato, lungo e con toni pacati questa mattina all’ospedale di Lanciano tra il direttore generale Thomas Schael e i direttori e responsabili delle Unità operative per mettere a fuoco le necessità in termini di attrezzature elettromedicali e personale, e la condivisione di un percorso finalizzato a superare le criticità. L’incontro è stato finalizzato a trovare soluzioni possibili per consentire al presidio di continuare a garantire i livelli assistenziali di sempre. Diverse le richieste pervenute dai reparti, accolte dalla direzione in misura compatibile con le risorse a disposizione, soprattutto in ordine alle apparecchiature: il direttore generale ha autorizzato acquisti indifferibili per 250 mila euro, mentre altri sono da finanziare con il bilancio 2023. Apertura più ampia, invece, sul fronte del personale, sia medico che infermieristico.
Non di importanza secondaria la questione “Punto Nascita”, che per Schael non è mai stato in discussione. «Ci abbiamo sempre creduto, superando difficoltà e ritardi legati a procedure burocratiche e rincari imposti dal mercato dell’edilizia. E finalmente in Ginecologia a Lanciano oggi abbiamo un cantiere». Queste le parole indirizzate anche al Sindaco Filippo Paolini invitato a far visita al reparto dove sono iniziati i lavori di ristrutturazione da 4.5 milioni attesi da anni e iniziati da alcuni giorni. L’opera è finanziata con 3.2 milioni messi a disposizione dalla Regione e 1.3 milioni del bilancio Asl. L’appalto, affidato alla ditta Tenaglia, sarà realizzato per fasi di intervento per consentire l’operatività al reparto, che resta attivo e garantisce tutte le attività istituzionali.
I lavori, in questo primo step, prevedono la ristrutturazione dell’area ambulatoriale, degli spogliatoi, sala d’attesa, accettazione, nido e percorso di collegamento al blocco parto; la durata prevista è di circa duecento giorni. La ristrutturazione, che sarà totale e consegnerà un reparto interamente rinnovato, richiede un tempo di esecuzione complessivo stimato in due anni. «L’avvio di quest’opera tanto attesa smonta, spero per sempre, illazioni e timori sul futuro del Punto Nascita – ha precisato Schael – : non avremmo mai investito su questa struttura se ci fosse stata anche una sola ipotesi di chiusura. Questo sarà il servizio più moderno e meglio attrezzato della costa, il luogo ideale da scegliere per il livello di comfort e di gradevolezza espressi. Quanto al personale abbiamo appena pubblicato un avviso per l’assunzione di altri ginecologi: auspico una partecipazione numerosa, stimolata anche dalla prospettiva di lavorare in un reparto nuovo e decisamente attrattivo».