La sanità del Chietino di nuovo al centro delle polemiche per la carenza di personale e i tagli ai servizi nei nosocomi della Asl 02. A tornare sull’argomento è Sabrina Bocchino, portavoce della Lega Abruzzo.
«È una vera e propria emergenza quella sanitaria che sta attanagliando tutto il sistema ospedaliero teatino e lo denunciamo da tempo – sostiene -. Le problematiche che abbiamo sollevato nelle scorse settimane per l’ospedale S. Pio da Pietrelcina sono affiancate da quanto inopinatamente sta accadendo per i nosocomi più importanti della Asl Lanciano-Vasto-Chieti e denotano un momento di difficoltà che non può essere sottaciuto. Ci sono malanni che hanno radici profonde nel passato anche recente – aggiunge la Bocchino – ma che nel corso di questi anni non hanno trovato adeguate risposte e non è più possibile attendere».
«La nostra non è una guerra dei campanili che non porta da nessuna parte – sottolinea – ma la richiesta di politiche chiare e definite per tutto il sistema sanitario teatino. Non si può intervenire solo a tamponare le criticità quando diventano intollerabili, ma bisogna agire pianificando secondo una visione di efficienza ed efficacia che da anni sembra mancare. Sono anni, ed è inutile che qualcuno che alza la voce faccia finta di non avere colpe, che gli ospedali teatini sono oggetto di continui tagli di personale e servizi a scapito dei cittadini utenti chiamati a fare i conti con disservizi davvero ingiustificabili nel 21° secolo.
Arrivare a chiudere il reparto di geriatria della Clinica universitaria, lì dove gli studenti dovrebbero apprendere tecniche e metodiche, determinare la sospensione di servizi come l’ortopedia a Vasto, ridurre le prestazioni in molti servizi sanitari dei tre grandi ospedali della Asl 02 – afferma la Bocchino – colpisce in maniera innegabile i pazienti e soprattutto quelli più fragili e non possiamo condividere questo modo di operare. Riteniamo, e lo diciamo da tempo, che sia giunto il momento di accelerare verso una modernizzazione del sistema sanitario abruzzese e, soprattutto, nel Chietino che non si possa basare su contratti a tempo determinato e sul precariato in genere. Ci vuole organizzazione, programmazione, reperimento fondi e finanziamento ad ogni possibile livello di intervento ed in tempi rapidi per quanto possibile ed è questo l’impegno che chiediamo con forza al direttore Schael. Non servono più promesse, inaugurazioni, presentazioni, è necessario dare concretezza alle parole».