E’ stato presentato ieri, venerdì 24 giugno a Lanciano l’interessante romanzo storico “La Signora delle Fiandre” opera letteraria della scrittrice Giulia Alberico e pubblicato per la prima volta nel 2021 dalla casa editrice Piemme. La Alberico, originaria di San Vito Chietino con studi liceali in frentania, vive e lavora ormai da diversi anni a Roma, dove ha dato alle stampe oltre dieci libri e volumi collaborando con svariate rubriche di letteratura tra cui quella molto seguita su “L’Osservatore Romano”. Nonostante la vita capitolina la scrittrice, ospite ieri delle associazioni “I Colori dell’Iride” “Amici di Lancianovecchia” e de “La Bottega dal Viaggiatore Errante” è ancora fortemente legata alla terra d’Abruzzo e grazie a questa recente, nuova fatica editoriale ha voluto presentare al pubblico presente ieri nella Terrazza Filippone, la vita, il carattere, gli amori ed il profilo di Margherita d’Austria, figlia illegittima, ma molto amata del re Carlo V ribattezzata “La Madama” e la “Signora delle Fiandre” per le sue origini fiamminghe ma soprattutto per gli importanti ruoli e cariche politiche che aveva ricoperto durante la sua vita nella parte d’Europa conosciuta oggi come Paesi Bassi.
Una donna che nonostante sia vissuta nel lontano XVI secolo appare oggi come estremamente forte, moderna, autorevole ed emancipata in un mondo da sempre dominato dagli uomini ed in un periodo storico che tra guerre di religione, sfarzo, sangue e vicende controverse vide essere la protagonista del libro, una pedina contesa tra le mani del papa e dell’imperatore. Moglie di un Medici e poi di Ottavio Farnese, duchessa di Parma e Piacenza, governatrice delle Fiandre e sorellastra di Felipe di Spagna e di Juan l’eroe di Lepanto vide la fine di un mondo e soprattutto del sogno paterno di un Europa forte e unita, imperiale e cristiana. Ma nel libro che come dice l’autrice stessa, «non vuole essere nè un testo di storia nè una biografia definitiva» emerge anche l’amore di Margherita per il bello, l’arte la musica e soprattutto per l’Abruzzo e per Ortona dove nei pressi di quello che sarà poi il Palazzo Farnese, concluderà la sua avventurosa vicenda terrena, cullata dalle onde e dagli odori del mare che tanto amava.
«Dietro la genesi di questo libro – ha affermato la Alberico – c’è una grande ricerca ed un’approfondita analisi storica fatta di tanti aspetti e dettagli che hanno riguardato l’esistenza di Margherita, ma al tempo stesso ho instillato in lei anche una parte di me fatta di sensazioni, passioni, dettagli e situazioni non strettamente legate alla sua biografia, diremo ufficiale. Tra carte, documenti ma anche intuizioni e licenze narrative ho cercato – afferma ancora l’autrice – di far conoscere una figura importante del nostro passato che però secoli dopo continua ad essere anche tremendamente attuale e perchè no anche d’ispirazione per tante donne di oggi».