Torri Montanare, dal Pnrr la possibilità per un restauro

«Abbiamo in mente un progetto unitario che possa interessare sia le Torri Montanare che il Parco delle Arti Musicali per poter rendere fruibile tutta la struttura non solo in estate». È questo il progetto dell’amministrazione comunale, ed in particolare dell’assessorato alla Cultura del Comune di Lanciano, che riguarda il complesso delle Torri Montanare che da stasera tornano ad aprire i loro cancelli con i concerti dell’Estate Musicale Frentana.

Alle 21 si apre infatti la stagione numero 51 dei corsi musicali estivi con la musica di Avos Project che proseguirà il filone “Music for Nature” iniziato tre anni fa e fortemente voluto dal direttore artistico EMF, Andrea Tenaglia.

Un concerto dell’Estate Musicale Frentana

Le Torri Montanare furono erette verso il decimo secolo, quando la città di Lanciano inglobò il quartiere di Civitanova per difendere questo lato della città. Le fortificazioni furono descritte da Antinori come torri che «impedivano qualsiasi incursione». Singolare che negli anni divennero il carcere della città e oggi luogo di musica e cultura.

Inserite dalla passata amministrazione nel portale dell’Art Bonus che mirava alla ricerca di mecenati che volessero aiutare le amministrazioni nella conservazione del patrimonio dei beni culturali, necessitano ancora oggi di lavorazioni migliorative, che siano congruenti e rispettose della storia del monumento.

«Siamo in attesa di poter ampliare la nostra pianta organica con funzionari che possano occuparsi specificatamente dei fondi del Pnrr. – dice l’assessore Danilo Ranieri – Ma le Torri Montanare sono e restano al centro del nostro interesse e speriamo, proprio grazie al Pnrr, di poter reperire finanziamenti che possano apportare migliorie all’attiguo Parco delle Arti Musicali, di comune accordo con la proprietaria Provincia di Chieti, e mettere in atto, finalmente, un’opera seria e concreta di consolidamento delle mura».

Per portare a compimento un serio progetto conservativo servono circa un milione e mezzo di euro, quale occasione migliore del Piano nazionale ripresa e resilienza?

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