È nato il comitato contro il progetto di centrale biometano a Monteodorisio, «Presenteremo osservazioni»

Un comitato contro il progetto della Stamnos Mobility di una centrale per la produzione di biometano da rifiuti. Il movimento civico si è costituito venerdì scorso quando cittadini, forze politiche, gruppi di minoranza di Monteodorisio e Cupello si sono riuniti nel comune sul cui territorio è previsto l’impianto attualmente in fase di valutazione d’impatto ambientale.

A lanciare il comitato sono Daniele Molisani (portavoce), Armando Menna (Siamo Monteodorisio), Mattia Lacanale (Siamo Monteodorisio), Nicola Generoso (Legati per Monteodorisio), Pierfrancesco Galante (Legati per Monteodorisio), Nicola Piccirilli (Partito Democratico), Antonio D’Angiò (associazione culturale Fermenti), Camillo D’Amico (Partito Democratico), Michele D’Alberto (Partito Democratico), Graziella Costantini (Partito Democratico), Dario Leone (Movimento culturale Cupello futura Umanità), Giuseppe Redondi (Partito Comunista), Roberta Boschetti (Risposta civica per Cupello), Marco Antenucci (Insieme per Cupello) che spiegano: «È una battaglia condivisa e trasversale che mette al primo posto la salute dei cittadini e dell’ambiente. La nostra risposta al silenzio assordante delle amministrazioni locali e a chi vuole adottare scelte scellerate per il nostro territorio è no».

Evidenziata in blu, l’area del progetto (elaborazione Chiaro Quotidiano)

Il progetto prevede un investimento da 19 milioni di euro da parte della società di Viterbo per “processare” 36.463 tonnellate di rifiuti biodegradabili all’anno dai quali estrarre biometano e produrre fertilizzante.
Sono diversi i motivi del “no” che il comitato elenca: «No a un progetto che contribuisce ad aumentare le pressioni ambientali nell’area, già gravate dalla presenza del Civeta e dalla turbogas di Gissi. No a un impianto che potrebbe nascere a poca distanza da un altro simile già in costruzione all’interno del Civeta per la produzione di biometano. Il no a un progetto che contribuirà ad avere potenziali ricadute negative sulla salute dei cittadini. Nei prossimi giorni presenteremo osservazioni alla Regione per evidenziare le criticità di un progetto impattante su più punti di vista: ambientale, paesaggistico e non ultima sulla salute». 

Un impianto della Stamnos

Il comitato, inoltre, annuncia una raccolta firme per il “no” «a un impianto che non porta nessun beneficio al nostro territorio, né tantomeno a livello occupazionale e che al contrario contribuisce a produrre effetti negativi» e il coinvolgimento «della cittadinanza di Monteodorisio e dei paesi del territorio, attraverso una campagna di sensibilizzazione e di informazione, incontri pubblici aperti a tutti, anche convocando i soggetti coinvolti e gli esperti in materia ambientale». 

Dopo la presentazione del progetto, il consigliere comunale di Cupello, Camillo D’Amico, aveva espresso la propria contrarietà, mentre i sindaci di Monteodorisio e Scerni, Catia Di Fabio e Daniele Carlucci, hanno chiesto delle integrazioni alla documentazione presentata dalla società e si sono detti disponibili al confronto con tutti.

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