Il vastese fuori dall’Eccellenza: è la sconfitta di tutti

Vero, i panni sporchi si lavano in famiglia ma il dramma sportivo che si è consumato in questa, amarissima, stagione è sotto gli occhi di tutti.

Per molti il calcio e lo sport in generale dovrebbero essere messi in secondo piano, ma chi, stagione dopo stagione, investe tempo e soldi, ha un’idea diametralmente opposta. Anche nel dilettantismo per molti il calcio è una “droga” a cui è quasi impossibile rinunciare. Tanti sacrifici che si racchiudono alla fine dei campionati in gioie o dolori.

Fortissimi dolori verrebbe da dire pensando all’ultima stagione dell’Eccellenza abruzzese quella che ha condannato, sul campo, ben cinque squadre alla retrocessione in Promozione. Il 60 %, purtroppo, guarda molto da vicino il territorio vastese da anni protagonista nel massimo campionato regionale ma capace in questa stagione di scrivere una pagina nerissima.

Bacigalupo Vasto Marina, Casalbordino e in ultimo Virtus Cupello hanno salutato l’Eccellenza e andranno a far compagnia al San Salvo in Promozione. Al momento questo è il quadro per la stagione 2022/2023 ma tra speranze di ripescaggio, cambi di denominazione sociale il mosaico definitivo ci sarà solo a luglio inoltrato. Dopo l’amara sconfitta contro lo Spoltore i cupellesi credono fortemente nel ripescaggio ma bisognerà attendere qualche settimana per la scelta definitiva. Quello che è successo sul campo però non lo cancellerà nessuno, tredici anni dopo il massimo campionato regionale non avrà rappresentanti della zona vastese. Per trovare l’ultima Eccellenza priva di “vastesi” bisogna tornare indietro alla stagione 2009/2010, in mezzo tra gioie e delusioni erano state cinque le rappresentanti totali. Basti pensare all’annata 2014/2015 quando si raggiunse il picco massimo, di quattro, con Vastese, Vasto Marina, San Salvo e Cupello. Passato lontanissimo, il presente fa piangere e riflettere visto che si tratta di una sconfitta che accomuna tutti.

C’è chi ha sorriso pensando alle retrocessioni delle altre squadre del circondario dimenticando che la barca è una sola e di errori ne sono stati commessi in numero indefinito. Chi si è ricordato a gennaio di trovare la strada giusta per cercare di salvare la stagione dopo aver tesserato quasi 50 giocatori, quelli che dopo una prima parte di stagione con un bel ritmo solo in porta hanno avvicendato 7 portieri (negli ultimi sei mesi di campionato) ed infine altri che alla 26° giornata con 39 punti pensavano di essere salvi senza rendersi conto di un organico carente (eufemismo) e una concorrenza che alle spalle raccoglieva punti su punti. La lista di errori sarebbe lunghissima, i diretti interessati la conoscono benissimo ma non potranno addossare le colpe a ipotetiche scelte sbagliate degli allenatori o occasioni mancate sotto porta. L’annata va programma al meglio, da luglio fino al termine della stagione, senza prendersi lunghe pause o azzardare obiettivi raggiunti quando in realtà c’è ancora da lottare.

La frittata però ormai è fatta, sappiamo benissimo che ora i sapientoni avranno la ricetta pronta per la ripartenza, ma solo a chiacchiere, poi nei fatti ripartire sarà parecchio difficile. Ci sarà la gara al rimborso spese più ricco (in quanti poi manterranno la promesse fatta in estate per tutta la stagione?) anche perché, in Promozione, con quattro squadre nel raggio di trenta chilometri sarà un calciomercato parecchio vivace.

L’impressione è che nessuno avrà la ricetta vincente, né tantomeno la bacchetta magica per trasformare le incertezze in solide realtà ma guardando al recente passato c’è uno sentiero che potrebbe fare da apripista. Il campionato Allievi regionale ha visto sfidarsi in semifinale due squadre di Vasto, Virtus e Bacigalupo, due realtà che hanno messo in mostra elementi di sicuro avvenire. Ecco, sarebbe finalmente il caso di ripartire dai giovani fatti in casa, puntare su di loro anche nelle prime squadre non per obbligo ma per scelta forte. La forza del settore giovanile sarà la risorsa del futuro, non per puntare a distanza di anni ad incassare una cospicua somma dalla vendita del cartellino ma farlo crescere passo dopo passo sul nostro territorio. C’è bisogno di una rivoluzione dal basso, affidare i più piccoli ad allenatori veri e preparati, qualcuno questo lo ha capito e i risultati si stanno vedendo in queste settimane. In Promozione il divertimento non mancherà ma quel vuoto in Eccellenza, almeno per una stagione (ripescaggi permettendo) resta e farà male a tutto il territorio, è una sconfitta che brucia. La speranza è che di errori in futuro ne vengano commessi sempre meno altrimenti, sarà dura tornare a recitare un ruolo da protagonisti nell’elite del calcio regionale.

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