Vasto ricorda Padre Settimio Zimarino, in via Adriatica il Largo che porta il nome del compositore francescano

In via Adriatica, nella suggestiva area panoramica antistante l’ingresso alle Terme Romane, è stato intitolato il Largo Padre Settimio Zimarino, sacerdote francescano, nonchè uno dei maggiori compositori abruzzesi. Alla cerimonia hanno partecipato la nipote di Padre Zimarino, la professoressa Maddalena Anna Zimarino e i membri della sua famiglia. Presenti il sindaco Francesco Menna e l’assessore alla Cultura Nicola Della Gatta.  A benedire la targa intitolativa, il parroco della Concattedrale di San Giuseppe, don Gianfranco Travaglini.

«Padre Settimio Zimarino – ha commentato il primo cittadino – è stato non solo un francescano autentico ma soprattutto uno dei maggiori compositori abruzzesi che ha saputo divulgare la passione per la musica in tempi in cui miseria e privazioni rendevano la pratica artistica pienamente lontana dalla quotidianità della maggior parte della popolazione». Don Gianfranco Travaglini ha espresso, nella circostanza, parole di compiacimento per la scelta di intitolare a Padre Zimarino un’area della nostra città storicamente legata alla presenza del francescanesimo.

«Padre Settimio Zimarino fu tra i primi a comprendere la funzione performante della musica per le giovani generazioni – ha dichiarato l’assessore Della Gatta – e seppe svolgere una funzione pedagogica di assoluto rilievo sempre mantenendo fede ai caratteri di umiltà e povertà propri del francescanesimo. Mentre cominciava a ricevere riconoscimenti pubblici per la sua instancabile attività, non si chiuse nella torre d’avorio dei suoi successi, ma insegnò al popolo, soprattutto ai giovani, fondando alcune Scholae Cantorum sull’intero territorio provinciale».

Al secolo Carmine Antonio, Padre Zimarino nacque a Casalbordino l’8 gennaio 1885. Entrò nell’ordine dei Frati Minori il 17 settembre 1900. Il 12 giugno 1908 venne ordinato sacerdote francescano nel convento di S. Nicola in Sulmona. Studiò al Liceo musicale “G. Rossini” di Pesaro (ora Conservatorio) con i maestri Zanella e Cicognani conseguendo il diploma in composizione nel 1916. Dopo un primo incarico come organista nella cattedrale di Lanciano, qui iniziò la sua attività di compositore e di direttore. Si trasferì poi a Chieti dove per 25 anni insegnò musica nel Pontificio Seminario abruzzese, suonando inoltre in varie chiese e in particolare nella Cattedrale di S. Giustino. La figura di padre Settimio Zimarino è inevitabilmente legata alle sue caratteristiche “Pastorali” natalizie, così candide e deliziose, così francescanamente povere e nello stesso tempo ricche di suggestione e di atmosfera. Pastorali per canto e per organo, nelle quali profuse il suo animo sereno di fanciullo e la sua concezione della musica. Morì a Chieti il 7 febbraio del 1950. Autore molto prolifico, particolarmente nell’ambito della musica sacra, è ricordato soprattutto per quello che è considerato il suo capolavoro: l’oratorio “L’Apoteosi del Poverello di Assisi” eseguito per la prima volta in versione integrale nel 2002 a Milano nella Chiesa di S. Giovanni Battista alla Creta dal Coro Luigi Gazzotti di Modena.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *