A novanta (o centoventi) minuti dal sogno. Il Casalanguida sa benissimo che nulla è stato ancora fatto ma, dopo aver espugnato Gissi nella “finalina” del girone F di Seconda Categoria e, ribaltato l’andata della finalissima contro l’Ari, mai ha avuto così alla portata la possibilità di volare in Prima Categoria.
Era il 2018 quando i biancazzurri dominavano il campionato di Terza salendo un gradino in più, ora, a distanza di quattro anni (senza dimenticare le due stagioni con il Covid di mezzo) c’è la possibilità di volare ancora più in alto. Tra i protagonisti della cavalcata c’è sicuramente Stefano Tornese, direttore sportivo dei biancazzurri da dodici anni (con parentesi tra Borrello e Val Di Sangro) che prova a raccontarci da dove nasce questo sogno che pian piano stanno cercando di trasformare in realtà: «Non abbiamo fatto ancora nulla ma a Casalanguida si respira l’aria giusta ma i meriti devo dividerli con i tanti miei compagni d’avventura. A partire dal presidente Enzo Santovito, passando per i dirigenti Gianni De Marco, Sebastiano Colantonio, Tullio Colantonio, Walter Menna e anche il sindaco Luca che ci ha sempre supportati esaudendo ogni nostra richiesta».
Arrivare a un passo dalla Prima Categoria chiudendo la stagione regolare al terzo posto vale già una mezza impresa: «Niente arriva per caso, quando abbiamo deciso di ripartire l’obiettivo principale è stato quello di richiamare tutti i casalanguidesi che giocavano lontano dal paese e riunirli. Per fortuna ci siamo riusciti, oggi lo zoccolo duro è composto da dodici ragazzi del posto a cui anno dopo anno abbiamo aggiunto elementi validi in campo ma soprattutto eccellenti fuori dal rettangolo verde.
A inizio stagione l’obiettivo era divertirci cercando di toglierci qualche soddisfazione, i ragazzi stanno facendo qualcosa di straordinario e domenica faranno di tutto per completare l’opera». Si andrà nella tana dell’Ari con il vantaggio di poter contare sui due risultati su tre dopo l’incredibile 3 a 2 dell’andata arrivato quando gli ospiti erano avanti di due reti dopo un’ora di gioco. Vittoria che ha sancito la fine dell’imbattibilità dei gialloblù che durava da ben sei mesi: «Una partita folle, sono felice di poter lavorare con un gruppo di “matti” ma nel senso buono del termine, hanno firmato l’ennesima impresa della stagione». Sul match di ritorno il livello di guardia è altissimo: «L’Ari è una delle squadre più attrezzate della Seconda Categoria, dovremo lottare dal primo minuto fino al triplice fischio, sarà lotta vera contro una squadra forte sotto ogni punto di vista».
Tra i non casalanguidesi c’è Nicola Menna, decisivo con una doppietta nel match d’andata: «Ragazzo d’oro, è con noi da quattro anni ma incarna alla perfezione il nostro credo e, domenica, vederlo baciare la nostra maglia ha riempito di orgoglio tutto l’ambiente». Da non dimenticare mister Ercole Marrocco: «Una colonna portante, tutti devono tantissimo a lui, tra di noi c’è un legame forte e lo vedo protagonista sulla nostra panchina ancora per tanti anni». Nei mesi scorsi si parlava di un ipotetico divorzio tra Tornese e il Casalanguida: «Tra lavoro e famiglia gli impegni sono sempre di più ma è difficile allontanarsi da questo splendido gruppo. A Gissi ho pianto di gioia, domenica contro l’Ari ho provato un’altra grande emozione, impossibile mollare, nei prossimi giorni ci siederemo intorno a un tavolo ma resto a Casalanguida». Per la promozione in Prima Categoria ci sarà da affrontare l’ultima sfida della stagione, ecco cosa servirà per superare, come già successo domenica, il duro ostacolo Ari: «L’orgoglio casalanguidese in questa stagione sta facendo la differenza, dovremo essere gli stessi della mezzora di domenica scorsa. Ora ci crediamo, vogliamo trasformare il sogno in realtà».