Aggressione a Fossacesia, il 31enne indagato: «Ho reagito per difendermi, non sono violento»

«Ho reagito solo per la mia stessa incolumità e per legittima difesa». Lo afferma L.S., 31enne di Fossacesia finito agli arresti domiciliari con l’accusa di aver aggredito un 19enne di Lanciano il 22 maggio a Fossacesia Marina [LEGGI].

A inviarci per iscritto le dichiarazioni del giovane è il suo avvocato, Roberto Crognale. «Quella sera – afferma L.S. – sono stato avvicinato più volte da questo ragazzo che non ho mai conosciuto prima. Lui era visibilmente ubriaco ed ha assunto sin da subito un atteggiamento di sfida nei miei confronti. Io ero reduce da un doppio turno di lavoro nel locale sul lungomare in cui faccio il cameriere ed ero andato a trovare mia cugina alla fine della mia giornata lavorativa. Ho salutato mia cugina e mi sono intrattenuto con un altro ragazzo che si trovava lì nel locale quando all’improvviso e senza nessuna ragione apparente si è avvicinato a me questa persona che era in preda ai fumi dell’alcool. Si avvicinava a me mettendo il suo viso vicino al mio a mo’ di sfida ed ha iniziato a spintonarmi. Ho chiesto al ragazzo di lasciarmi in pace ma vedendo che lui non la smetteva ho deciso di allontanarmi dal locale in cui mi trovavo. Quando sono uscito mi sono incamminato vero l’auto nella quale mi aspettavano due amici che nel frattempo erano venuti a riprendermi e con la coda dell’occhio mi sono accorto che due persone mi stavano seguendo».

(foto di repertorio)

«Quando queste due persone – prosegue il 31enne – mi hanno ragiunto uno dei due ha iniziato a spintonarmi. Mi sono girato ed ho visto che uno dei due era lo stesso che nel locale mi stava dando fastidio. A quel punto gli ho chiesto di smetterla avvertendolo che se continuava così le cose potevano mettersi male. A quel punto il ragazzo in questione ha provato a sferrarmi un pugno sul viso che sono riuscito a schivare. Impaurito per la mia stessa incolumità ho reagito ed a mia volta ho colpito questo ragazzo che è immediatamente caduto a terra. Non ho sferrato alcun calcio e non avevo motivo di infierire quando è caduto per terra. Rendo queste dichiarazioni perché non voglio essere descritto come un soggetto violento che picchia le persone senza un motivo. Ho reagito – dichiara L.S. – solo per la mia stessa incolumità e per legittima difesa».

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