Jova Beach Party, l’attacco del centrodestra: «Troppi errori e forzature. Giunta sprovveduta e disorganizzata»

Resta al centro del dibattito politico l’organizzazione del Jova Beach Party, evento di punta dell’estate vastese, previsto per il 19 e 20 agosto. Dopo le polemiche su Fosso Marino e la manifestazione degli street fooder contro il trasferimento delle loro strutture, ad evidenziare la “disorganizzazione” della Giunta è il centrodestra. Gli esponenti dell’opposizione, Vincenzo Suriani e Francesco Prospero (Fratelli d’Italia), Guido Giangiacomo (Vasto al Futuro), Antonio Monteodorisio (Forza Italia) e Giuseppe Soria (Lega), affidano ad una nota stampa le loro perplessità sulle scelte della Giunta Menna.

«Quattro ore di inutile dibattito – si legge nel comunicato del centrodestra – sono state sufficienti per portare a casa l’unico risultato previsto e calcolato dal sindaco Menna: il voto consiliare di una impertinente delibera tecnica che disciplina l’organizzazione logistica del Jova Beach, il cui eventuale fallimento sarebbe così imputabile all’intero consiglio comunale e non più alla sola ed unica responsabile giunta. Noi che, come minoranza, questo concerto lo abbiamo sempre sostenuto da diverso tempo – sottolineano – non possiamo assolutamente spartirci le possibili responsabilità disorganizzative di una Giunta inoculata e sprovveduta, e che mai si è messa nelle condizioni di coinvolgerci direttamente nella preparazione dell’evento.

In un Comune dove il bilancio risulta assente, i servizi non funzionano, gli eventi importanti come il Siren Festival si spengono, il calendario estivo non si annuncia, lo stadio resta chiuso, il decoro urbano rimane pressoché inesistente, e le barriere architettoniche imperversano senza alcun tipo di intervento e abbattimento – affermano gli esponenti dell’opposizione – il consiglio comunale viene convocato dopo due mesi di silenzio, e soltanto per deliberare un incomprensibile documento tecnico di dubbia priorità. Difficile capire quale sia logica a muovere certe scelte, che probabilmente sono soltanto dettate dall’esigenza di mantenersi avveduti per il ricorso presentato dalle ditte di Fernando e D’Ottavio, e che il prossimo 10 giugno verrà per l’appunto portato innanzi al collegio del TAR.

Ci fa piacere – aggiungono i consiglieri – che nessuna forza di opposizione abbia raccolto gli “spropositi” del sindaco, palesemente provocatori e spalleggiati da una conduzione dell’aula parziale e arrogante del presidente del consiglio Marco Marchesani, lasciando la maggioranza sola ad assumersi responsabilità per eventuali errori e disservizi. L’unica certezza è che i soldi sono finiti, i debiti incombono, il calendario estivo stenta a pervenire e in tutto ciò, finalmente, la verità sul fallimento della Giunta Menna sta venendo lentamente a galla».

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