«L’edificio di Palazzo Novecento, già destinato ad abbattimento per una spesa a carico del Comune di Lanciano per circa 300mila euro e assegnato allo stesso comune per svolgere attività di pubblica utilità e i cui lavori sono stati affidati già dal mese di maggio 2021, sembra da diverso tempo in una situazione di stallo». A dirlo è Carlo Orecchioni, ex assessore al Bilancio ed esponente del movimento civico Progetto Lanciano.
«Abbiamo appreso dal mese di gennaio scorso che in quella struttura era intento dell’amministrazione da lui guidata di trasferire il polo tecnico con i settori urbanistica e lavori pubblici. È altrettanto noto – prosegue Orecchioni – che diversi uffici comunali ubicati in via dei Frentani dovranno necessariamente essere trasferiti entro il prossimo mese di giugno in quanto i locali in affitto sono stati venduti e devono quindi trovare una nuova allocazione».
«Poiché abbiamo lasciato al termine del nostro mandato amministrativo a questa maggioranza uno stato dei lavori ampiamente avanzato», l’ex assessore chiede all’attuale giunta guidata da Filippo Paolini ed all’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Bomba, di conoscere lo stato di avanzamento dei lavori, la data presunta della riconsegna della struttura messa a norma, il collaudo dell’immobile e degli impianti tecnologici, quando avverrà il trasferimento degli uffici comunali e precisamente quali settori saranno ubicati nella nuova sede.
«Siamo in attesa di iniziare a vedere i primi frutti di quella che si è presentata alla città come l’amministrazione dei più capaci e dei più esperti ma che a tutt’oggi sta facendo registrare ritardi su tutti i fronti e tutti i servizi al cittadino vediamo essere peggiorati. Siamo altresì consapevoli e preoccupati perché, – conclude la nota dell’esponente di Progetto Lanciano – da quanto ci risulta, il bilancio di previsione, quello che deve finanziare l’intera macchina amministrativa, i lavori, i servizi ecc. non è stato ancora proposto alla giunta né di conseguenza alla prima commissione bilancio e programmazione e quindi i ritardi per il 2022 saranno certamente considerevoli».