Era il 23 marzo quando nell’Aula consigliare “Giuseppe Vennitti”, in una conferenza stampa congiunta tra i dirigenti della Vastese Calcio, l’amministrazione comunale (con il sindaco Menna e l’assessore Della Penna) e l’architetto Enzo Di Pasquale, si annunciava la riapertura dello Stadio Aragona, chiuso dall’11 novembre, «entro un paio di mesi».
A distanza di 66 giorni da quella conferenza è cambiato poco o nulla, l’Aragona è ancora chiuso e sui lavori di adeguamento aleggiano ancora tanti punti interrogativi.
Vero, la stagione dei biancorossi in Serie D si è conclusa mercoledì pomeriggio con la sconfitta romana nel playoff, ora ci sono altri due mesi dove nell’impianto non si giocherà ma i dubbi non mancano.
I punti di domanda riportati di nuovo a galla dai vastesi per bocca del vicepresidente Luigi Salvatorelli che in questi ultimi mesi con la sua ditta ha anche svolto dei lavori per accelerare le migliore dell’impianto. L’amarezza per aver perso altri due mesi ma non solo, i dubbi soprattutto guardando alla prossima stagione visto che la Vastese, tra prima squadra e settore giovanile, tornerà a pieno regime già a metà luglio (con i primi stage). I tifosi continuano a chiedersi quando torneranno a spalancarsi di nuovo le porte dello Stadio Aragona ma se non arriva una definitiva accelerata resteranno chiuse ancora a lungo.