«Fosso Marino, problema irrisolto. Tanti soldi pubblici spesi per un concerto privato»

Ad ogni intervento, Fosso Marino torna al centro delle polemiche.

Nei giorni scorsi è stato intubato il canale che taglia in due la spiaggia di Vasto Marina e l’area dei mega concerti di Jovanotti del 19 e del 20 agosto [LEGGI].

L’ecologista e birdwatcher Stefano Taglioli esprime tutta la sua contrarietà: «Fosso Marino spogliato dalla vegetazione ripariale, intubato in parte con sponde in cemento o altro materiale e prosciugato. Inutilmente perché la cosa aggrava e non risolve minimamente il problema degli scarichi abusivi nel fosso e perché tutto tornerà come prima, alle prime piogge autunnali se non già durante qualche forte temporale estivo, afferma Taglioli. Invece della rinaturalizzazione prevista dal Piano del demanio marittimo comunale (che avrebbe risolto quasi del tutto il problema ambientale e offerto ai cittadini un’oasi in pieno centro spiaggia) si spendono tanti soldi pubblici, di tutti noi, per consentire solo un concerto privato. La recinzione in legno, lungi da essere questione di decoro urbano, è solo per evitare cadute».

«Non ho più parole per logica e soldi pubblici buttati al macero. E qui – sostiene Taglioli – la questione ambientale è solo parte del problema se si rischia di perdere dopo il Vasto Film Festival, scomparso misteriosamente da anni, anche il prestigioso Siren, per concentrarsi solo sul concerto da spiaggia di agosto».

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