«Un sindaco e presidente della Provincia non può usare un falso ideologico per motivare la propria posizione su un tema», si riaccende la polemica sulla variante alla Statale 16. L’occasione è stata l’appuntamento della candidata sindaco del centrodestra sansalvese, Emanuela De Nicolis con la presenza del presidente della Regione, Marco Marsilio, e dei principali esponenti della stessa area politica di Vasto.
Numerosi i temi toccati durante la serata, ampio spazio è stato dato alle infrastrutture, inevitabile quindi il ritorno sulla questione regina di questi tempi, la variante alla Statale 16, che ha portato alla luce le posizioni diverse dei Comuni di Vasto e San Salvo.
«Ho apprezzato il contributo del Comune di San Salvo – ha esordito Marsilio – C’è chi, in maniera irrituale, ha portato soggetti vari in casa di altri pensando magari che qualcuno che strillasse avrebbe intimorito i presenti. Quand’è finita la riunione, queste persone, che erano state spaventate dalla prospettiva di gallerie e viadotti, sono rimaste contente e mi hanno ringraziato per una sintesi virtuosa che non fa male a nessuno, che usa strade esistenti e che usa soldi che sono fermi lì da troppo tempo». Il riferimento è alla cosiddetta ipotesi zero che prevede interventi solo sul tratto tra Vasto Marina e San Salvo Marina, soluzione sulla quale – come rimarcato da De Nicolis e Marsilio – anche i rappresentanti di Vasto si sarebbero espressi favorevolmente.
«Non si può andare avanti con il derby infinito Vasto-San Salvo – ha continuato il presidente – Rivendico di essere diverso da chi mi ha preceduto, per questo ho detto di dare mandato all’Anas di fare questo tracciato che non tocca il centro di Vasto e libera dal traffico pericoloso la Statale tra le due marine, aggiungendo che in conferenza di servizi si sarebbero poi potuti limare i dettagli. Invece, si è aperta una guerra con fotomontaggi con viadotti della Salerno Reggio Calabria per spaventare le persone. Posso capirlo da cittadini, account anonimi, comitati più o meno seri, ma che un’istituzione, sindaco di una città e presidente della Provincia si metta a propagandare un falso ideologico, no. Un sindaco non si deve permettere di fare una cosa del genere. Se l’amministrazione ritiene che quel progetto sia un danno per la sua città è libera di pensarla così, ma falsificare i fatti e le immagini per giustificare una posizione è inaccettabile. L’alternativa non è la cosiddetta variante della provincia. Come ha evidenziato Anas, quella variante toglierebbe solo l’1% al traffico costiero. Quel progetto serve a un altro scopo e l’abbiamo inserito tra le nostre priorità: creare la cornice viaria per gli spostamenti nell’entroterra ma non può sostituire la variante alla SS16».
Una stoccata all’amministrazione vastese è arrivata anche per quanto riguarda il futuro casello Vasto Centro: «Nella riunione di San Benedetto, Autostrade per l’Italia ha inserito 3-4 caselli autostradali da realizzare, tra questi il casello di Vasto Centro, un’altra battaglia che ho portato avanti. Ho spiegato che Vasto non ha un casello, chi deve prendere l’autostrada impiega un quarto d’ora. I tecnici sono andati sul posto per un sopralluogo, ma da un anno a questa parte il Comune di Vasto non ha mosso un dito, non si è mai fatto promotore per ciò che gli compete e Aspi me l’ha ribadito: “Siamo pronti a discutere con l’amministrazione su dove farlo”, se non se ne discute, succederà come con l’Anas e si griderà allo scempio. Sono convinto che con lo svincolo di Vasto Centro buona parte del problema della SS16 si risolva».