«L’Erasmus è una palestra di cittadinanza europea praticata», scriveva Silvia Costa in occasione del trentesimo anniversario della fondazione del programma Erasmus+. E questa è la sfida raccolta dal Polo Liceale R. Mattioli di Vasto, nel corso del corrente anno scolastico, con la ripresa delle azioni di mobilità in ingresso ed in uscita. Nell’arco di appena tre mesi il Mattioli ha ospitato due scambi in ingresso, coinvolgendo la comunità scolastica in numerose attività di educazione formale e non formale con studenti e docenti provenienti da 10 diversi paesi europei; ha accolto 2 docenti della scuola spagnola IES Salvator Allende di Madrid e 7 docenti della scuola tedesca BSZ Karl Preusker vicino Dresda per iniziative di job shadowing e scambio di buone pratiche didattiche; ha partecipato a due scambi all’estero, rispettivamente in Belgio e in Lituania.
In Belgio, gli studenti delle classi quarte selezionati per il progetto STEAM Education develops in 21st-century schools hanno partecipato a workshop su temi scientifici organizzati dai docenti della scuola ospitante di Geraardsbergen e hanno arricchito la loro esperienza Erasmus con visite culturali a Gent e a Bruxelles. Il gruppo appena tornato dalla Lituania ha, invece, seguito un intenso programma incentrato sulla creatività, messo a punto dalla scuola partner di Vilnius nell’ambito del progetto My Biggest Dream – Better World. Anche in questo caso, non sono mancate interessanti visite culturali quale quella al castello di Trakai. Inoltre, ovunque in Lituania i partecipanti hanno potuto vedere il forte senso di solidarietà di questo stato baltico nei confronti dell’Ucraina, una giovane democrazia come la loro nata dopo un lungo periodo di oppressione.
«L’aspetto più arricchente di tutte queste esperienze – sottolineano i docenti dell’istituto – è sempre e comunque l’incontro e il confronto, lo scambio di esperienze, idee e buone pratiche e, anche, in tanti casi la nascita di vere amicizie».