La sua vita era diventata un incubo. Le sue foto private venivano pubblicate su Internet dal suo ex, che la perseguitava. Era arrivata a modificare le proprie abitudini di vita per evitare appostamenti davanti casa o fuori dal luogo di lavoro. Fino a quando ha deciso di denunciare. La vittima è una donna di Vasto. L’indagine, coordinata dal procuratore capo, Giampiero Di Florio, e condotta dagli agenti del Commissariato di via Bachelet insieme ai loro colleghi della squadra mobile di Pescara, si è conclusa ieri sera con la notifica degli arresti domiciliari a un quarantenne pescarese, accusato di stalking e revenge porn.
«L’uomo non aveva accettato la fine della relazione con una professionista vastese», racconta il vice questore aggiunto Fabio Capaldo, dirigente del Commissariato di Vasto. «Telefonate ad ogni ora del giorno e della notte, email dal contenuto gravemente lesivo della persona e con esplicite minacce nei suoi confronti, pedinamenti ed appostamenti, diffusione su Internet di foto private della donna». La vittima aveva adottato «ogni accorgimento possibile per verificare la presenza dell’uomo nei pressi della propria abitazione o del posto di lavoro” e, «temendo per la propria incolumità fisica», ha raccontato tutto ai poliziotti. I risultati dell’inchiesta hanno portato il giudice per le indagini preliminati del Tribunale di Vasto a emettere un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, eseguita dagli agenti, che all’uomo hanno anche sequestrato il cellulare e altri supporti informatici, «che saranno oggetto di successivi accertamenti per acquisire ulteriori elementi di prova a carico dell’indagato». Il quarantenne si trova ai domiciliari in un paese della provincia di Pescara.