«Le persone passano, ma la Fiera resta». Con queste parole, dopo dieci anni, un visibilmente commosso Franco Ferrante si è congedato come presidente di Lancianofiera, in occasione della presentazione della 60esima Fiera dell’Agricoltura.
Un piazzale assolato, con il pubblico delle grandi occasioni, come si dice in questi casi, ha applaudito i dieci anni di Ferrante e l’organizzazione di una fiera non facile, dopo il difficile biennio del Covid. Sono tanti, infatti, gli espositori che sono tornati ad animare i padiglioni di Lancianofiera in occasione della sua fiera di punta.
«Il mio grazie di cuore va prima di tutto agli espositori che hanno sempre sostenuto la fiera. Anche nei momenti più complicati, hanno mostrato comprensione e la disponibilità a risolvere i problemi. Grazie ai soci, al Comune, alla Bper e pure alla Camera di Commercio e alla Provincia – ha sottolineato Ferrante – lo slogan di questa particolare edizione è fiorisce il futuro, parole che invitano e incitano a guardare avanti con rinnovata energia, con programmi innovativi, perché è fondamentale investire nel personale e nella tecnologia per rafforzare le fiere tradizionali e ideare nuove rassegne. Gli uomini passano ma la fiera con il suo bagaglio di storia e di esperienza resta». Il presidente ha stretto in un abbraccio tutti i presenti e ha voluto dire grazie ai dipendenti e ai collaboratori, nessuno escluso «il loro instancabile lavoro, l’impegno profuso in questi anni sono stati determinanti per la crescita di tutte le rassegne, specialmente di questa che è il fiore all’occhiello del calendario fieristico». Un lungo e caloroso applauso per un presidente che non solo è riuscito a riportare il segno positivo ai bilanci ma che non si è lasciato scoraggiare nemmeno da periodi difficili come quelli legati alla pandemia, riuscendo a mantenere alto l’interesse per la Fiera.
Duecentocinquanta gli espositori arrivati anche da fuori regione per presentare il meglio della propria produzione. In tanti questa mattina hanno partecipato all’inaugurazione che si è tenuta in uno spazio dell’area esterna appositamente allestito. Tanti gli amministratori comunali e regionali, di maggioranza e opposizione. Tra questi gli assessori regionali Emanuele Imprudente, Daniele D’Amario, Nicola Campitelli, i consiglieri Francesco Taglieri, Pietro Smargiassi, Sabrina Bocchino, Fabrizio Montepara, Silvio Paolucci e poi gli assessori del Comune di Lanciano Paolo Bomba Cinzia Amoroso, Tonia Paolucci, la presidente del Consiglio Gemma Sciarretta i consiglieri di minoranza Leo Marongiu, Giacinto Verna, Piero Cotellessa, il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti Tommaso Schael.
Alla fine una targa ricordo è stata consegnata al presidente da un gruppo di espositori “quelli dei trattori”, recita la scritta. Sono gli espositori storici, quelli che sono cresciuti insieme alla fiera che ne hanno condiviso, cambiamenti ed evoluzioni, momenti belli e pure quelli brutti ma sono sempre rimasti. «Sono qui dal 1968 – commenta uno di loro – ho sempre creduto nel ruolo che questa rassegna ha per il nostro settore e non ho abbandonato la fiera nemmeno nei periodi di maggior tensione e oggi sono contento della fiducia che ho dato e che è sempre stata ben riposta».
È una strana ed emozionante atmosfera quella che si respira in questa specialissima edizione, sarà il caldo, saranno i saluti del presidente Ferrante, sarà la voglia di ricominciare, tutto sembra contribuire a creare un clima di condivisione e di vicinanza. Di buon auspicio per i prossimi giorni della rassegna. «Merita un plauso il presidente Ferrante per come ha guidato l’attività della fiera – ha rimarcato Giuseppe Marcolitta, direttore territoriale Bper di Abruzzo Marche e Molise – la fiera con i suoi 60 anni di vita rappresenta la storia dell’economia di questo territorio e la banca ha creduto in questo progetto fin dall’inizio quando era Bls e poi non ha mai fatto mancare il suo contributo e il suo supporto e continuerà ad essere vicina al polo fieristico d’Abruzzo». Anche la Regione attraverso le parole dell’assessore regionale all’Agricoltura Emanuele Imprudente conferma il suo sostegno. «Veniamo da un momento difficile e complicato eppure questa fiera sta già mostrando vitalità e dinamismo, segno di un comparto che vuole tornare a ricoprire un ruolo strategico per l’economia della nostra regione e lo fa nel luogo ideale rappresentato dalla Fiera di Lanciano che festeggia un importante compleanno, 60 primavere. A testimonianza di un ruolo consolidato nel panorama fieristico nazionale». Il sindaco di Lanciano Filippo Paolini ha ricordato anche gli anni della sua presidenza. «Sono stato in fiera fino al 2001, ringrazio Franco per il lavoro fatto, basta farsi un giro tra gli stand per rendersi conto dell’importanza di questa rassegna e per capire che bisogna continuare a investire e a progettare insieme a Comune Regione e Bper anche se non escludo l’ingresso di nuovi soci», ha concluso il primo cittadino. Nel giorno dell’inaugurazione sono arrivati anche i saluti di Monsignor Cipollone, portati da don Angelo Giordano, suo vicario, che ha tenuto a ricordare a tutti che l’economia è importante ma al centro deve esserci sempre la persona «l’augurio è che questo continui a essere uno spazio per riflettere, parlare e progettare nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente, nel rispetto della madre terra». Un’economia solidale e sostenibile come ormai si invoca da più parti.
E come tradizione vuole file e ingorghi c’erano già da stamattina, l’invito resta quello di utilizzare i bus navetta.