Si allunga la scia delle truffe telefoniche nel Vastese. Il meccanismo funziona così: contatto telefonico, consegna dei soldi a mano. Il salto di qualità dei truffatori riguarda le cifre: non più qualche centinaio di euro, ma migliaia. Oltre quattromila per l’ultimo episodio avvenuto a Vasto e segnalato a Chiaro Quotidiano.
LA TECNICA – Il modus operandi non è nuovo. Un uomo telefona a casa di un pensionato e si spaccia per «amico di suo nipote». Riesce a convincere l’interlocutore di conoscere davvero il giovane parente, di cui si fa dire il nome dall’anziano circuendolo con frasi studiate parola per parola.
Supponiamo che il nipote del malcapitato si chiami Marco. «Sono un amico di suo nipote», così inizia la telefonata. Poi, dopo aver carpito con l’inganno il nome della persona di cui dice di essere amico, collega, compagno di scuola o di università, il truffatore afferma che «Marco mi ha detto di telefonarle perché ha un problema. Ha bisogno di soldi». Quindi spara la cifra, che negli ultimi casi è arrivata fino a 4mila 500 euro, e chiede un appuntamento per la consegna del denaro. La vittima va in banca, preleva i soldi e li affida all’impostore. A Vasto l’ultimo episodio in ordine di tempo è di ieri. Lo ha raccontato a Chiaro Quotidiano un parente della vittima.
IL REATO – Chi commette il reato di truffa è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e la multa da 51 a 1032 euro. Con le aggravanti (come la generazione di timori di pericoli immaginari o lo sfruttamento delle altrui debolezze) la pena sale fino a cinque anni di carcere e 1549 euro di multa.
Nei giorni scorsi i carabinieri della Compagnia di Vasto hanno diramato una serie di consigli per evitare di essere raggirati [LEGGI] e il comandante, Amedeo Consales, ha tenuto una relazione sul tema in occasione della presentazione al Teatro Rossetti della riforma dei servizi sociali comunali [LEGGI].