De Nicolis: «In questi 10 anni abbiamo sfidato con coraggio il futuro. Non disperdiamo quello che abbiamo fatto»

Primo appuntamento in piazza per Emanuela De Nicolis, candidata a sindaco di San Salvo del centrodestra alle amministrative del prossimo 12 gennaio. Sul palco ai piedi del Municipio salgono con lei Tiziana Magnacca, Eugenio Spadano e Giancarlo Lippis, capolista di tre delle compagini della coalizione che punta ad allungare i dieci anni di centrodestra alla guida della città. De Nicolis, eletta in consiglio comunale cinque anni fa, parte ripercorrendo la storia dell’ultimo decennio. «Nel primo mandato di Tiziana Magnacca si veniva fuori da contrasti politici che avevano dilaniato il tessuto sociale». Nel 2012 San Salvo era «una città commissariata con tutto ciò che comporta. I cittadini si sono dimostrati coraggiosi e hanno creduto nel futuro che è stato tracciato in questi dieci anni. La città è cambiata ed è sotto gli occhi di tutti, la città si è scossa, ha saputo intraprendere la strada del cambiamento. Oggi è una città più dinamica, più produttiva, più sicura. Nonostante il periodo storico questa amministrazione è riuscita a fare tanto. Abbiamo concentrato tutte le energie sulla riqualificazione della città. Abbiamo pensato alla casa comunale, alle scuole, al verde pubblico, alle strade e anche ai luoghi della cultura. Le scuole sono state la nostra priorità perché i giovani sono state il nostro futuro, la nostra forza».

La candidata del centrodestra ricorda il lavoro fatto «per i luoghi della cultura e le iniziative culturali». La prima stoccata agli avversari è sul sociale. «Ci hanno detto di aver relegato il sociale in uno stanzino. Chi lo dice mente sapendo di mentire. L’attenzione che abbiamo dato al sociale la dimostra la struttura che abbiamo riammodernato e che oggi ospita la Casa dell’adolescenza e dell’infanzia, lo dimostrano i tanti progetti portati avanti». E poi «l’attenzione data ai quartieri, reperendo fondi senza intaccare le tasche dei cittadini». Cita anche la «riqualificazione della marina senza alzare le tasse, una promessa mantenuta. C’è un progetto importante per San Salvo marina e i fondi li abbiamo già trovati con i 2,4 milioni di euro dei ristori di Amazon. L’asfalto e il cemento lasceranno spazio a luoghi più vivibili per i cittadini». Amazon porterà «mille posti di lavoro che impatteranno sulla nostra città. La prossima amministrazione deve monitorare questo atterraggio affinchè porti solo benefici». C’è spazio anche per i temi della salute, con i progetti in arrivo per il Distretto Sanitario e il tanto dibattuto progetto di variante alla statale 16. «Rischiamo, sempre per fare la battaglie di colori politici, di dirottare altrove 86 milioni di euro per realizzare un’opera». Sul centro la candidata del centrodestra dice «che si poteva certamente fare di più ma il criterio che ci ha guidato è stato sempre reperire finanziamenti senza incidere sulle famiglie».

Nel confronto a distanza con i competitor Fabio Travaglini e Giovanni Mariotti, De Nicolis dice: «Mi è stato detto che sono inesperta, che non ho esperienza politica, che non posso essere rappresentativa. Ma se l’esperienza si misura in numero di candidature e di incarichi ricevuti alla politica, allora sono inesperta». La sua promessa alla città è di continuare «ad essere l’avvocato del popolo sansalvese. Continuerò a fare gli interessi della città e tutelare i diritti dei sansalvesi. In questi dieci anni abbiamo avuto il coraggio di sfidare il futuro, vi chiedo di non disperdere quello che abbiamo fatto. Non possiamo tornare alla politica del no, alla politica della paura del cambiamento. Oggi ci ripresentiamo alla città più forti e uniti che mai perché insieme condividiamo valori importanti, che delimitano benissimo la nostra coalizione».

Poi lo spazio alle liste che la sostengono, rappresentate sul palco dagli esponenti dell’amministrazione uscente che saranno ancora in corsa in suo sostegno. «Dico grazie a Tiziana Magnacca, che non si è risparmiata in questi dieci anni. È stata molto concreta e oggi conferma questo impegno con la lista del cuore, la lista Città Nuova. Eugenio Spadano rappresenta saggezza, pacatezza e lungimiranza. Oggi torna a servizio del gruppo con la Lista Popolare. Il valore che ci contraddistingue è la coerenza, che, da valore da perseguire, è diventata un ostacolo. La coerenza ce l’abbiamo ancora ed è rappresentata più che mai da Giancarlo Lippis che ci sostiene con la lista Noi San Salvo. E poi c’è la mia lista, San Salvo è, che ho cercato di fare rispettando tutti questi criteri».

Sono poi i tre amministratori sul palco con la candidata a sindaco a prendere la parola di fronte al pubblico presente in piazza Papa Giovanni XXIII. «Non sapevamo quanta gente aspettarci – esordisce Tiziana Magnacca che, dopo dieci anni, torna ad affrontare una campagna elettorale da candidata consigliera -, perchè i sansalvesi durante la settimana lavorano. Noi siamo abituati al lavoro vero. Voi stasera ci siete perché avete dimostrato di tenere alla democrazia, di tenere alla verità che spesso è stata offuscata e dileggiata. Stasera sono qui non come vostro sindaco ma come candidato, al pari di uomini e donne che hanno deciso di spendere il proprio nome per Emanuela De Nicolis e per la nostra San Salvo». Descrive la sua erede designata come «una donna preparata, competente, seria, affidabile, conosce il valore del sacrificio, abituata a lavorare sodo. Sa esprimere giudizi con mitezza, solo dopo aver studiato le carte. Una donna che si è messa a disposizione della città non per dinastia politica familiare, non perché vuole vivere di politica ma con lo spirito di chi vuole restituire il suo tempo ai sansalvesi, a una città che ci ha dato tanto». La prima cittadina evidenzia che «lei è un punto di ripartenza di un percorso partito nel 2012, non sempre semplice, a tratti costellato di momenti difficili, che noi abbiamo vissuto insieme alla città. Chiamate un cittadino di Vasto, Lentella, Casalbordino e chiedete cosa pensano di quello che è stato fatto a San Salvo. In questi dieci anni ci siamo ripresi la leadership del territorio con il modello San Salvo a cui tanti si sono ispirati». Non manca un passaggio, nel ringraziare consiglieri e assessori che l’hanno accompagnata in questo percorso, a Fabio Raspa e Tonino Marcello, dimessisi a febbraio e ora candidati con Fabio Travaglini. «Ci sono stati vent’anni passati assieme, condividendo una storia politica, condividendo lacrime e momenti di gioie. Sono certa che hanno avuto un disorientamento momentaneo e potranno capirlo durante la campagna elettorale».

Eugenio Spadano prende la parola e si mostra sicuro. «Iniziamo la campagna elettorale con un’entusiasmo che ci porterà bene. E ci porterà la vittoria al primo turno di queste elezioni comunali. Perché dopo quello che hanno detto Emanuela e Tiziana, San Salvo dovrebbe cambiare? Perché se un’amministrazione ha operato bene e ha investito per circa 50 milioni di euro, se non è mai stata toccata da un dubbio sulla moralità, ha agito in maniera coesa e decisa, ha chiuso l’ultimo bilancio con un attivo di circa 800mila euro, con i conti in perfetto ordine, perché dovrebbe andare a casa? Perché mai un’amministrazione come questa non dovrebbe essere confermata per continuare quello che ha fatto fino ad ora e farlo in maniera più consistente perché ormai il tracciato è stato fatto? I nostri candidati delle quattro liste sono all’altezza della situazione. Sono certissimo che i cittadini di San Salvo non si lasceranno sfuggire questa possibilità».

A chiudere gli interventi è Giancarlo Lippis. «Fin dalla mia prima candidatura l’ho sempre considerata una responsabilità. Quella di ogni padre, ogni madre, nel condurre la propria famiglia. La politica deve essere un dare da parte di chi ha avuto la fortuna di avere una vita tranquilla e onesta». Per Lippis, nel dibattito della campagna elettorale, «la realtà è che un gruppo di giovani uomini e giovani donne è riuscito in questi anni è riuscito a fare grandi opere per la nostra San Salvo. E chi afferma che non è stato fatto questo lavoro vuol dire che non vive la città, non percorre le nostre strade, non ha figli che frequentano le nostre scuole. Se vivessero la città si renderebbero conto delle opere fatte. Dicono di voler proiettare San Salvo nel futuro, ma San Salvo il futuro lo guarda già in faccia e lo cavalca. Per questo una grande azienda come Amazon ha scelto questo territorio, perché ha visto qui un’opportunità. San Salvo è una realtà complessa, lo sappiamo. Ma una cosa ci unisce tutti, la nostra laboriosità, la voglia di lavorare e migliorarci». Il suo intervento si conclude con un affondo: «Non ci consideriamo una élite pronta a guidare un gregge, non ci consideriamo una chiave di volta per incorporare tutti, carne e pesce, sinistra e destra. Noi abbiamo valori e un fine comune, il bene della nostra amata San Salvo. Abbiamo valori che ci uniscono e non cambiamo a seconda delle opportunità».

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