Una sola lista, neanche un candidato locale: se non si raggiunge il quorum, Comune commissariato

Neanche un candidato locale. L’unica lista in campo si chiama Rinascita Italia e non c’è neanche un abitante di Castelguidone. I candidati sono nati in Puglia, Campania, Emilia Romagna e Germania e non risiedono in paese. E ora si fa strada il rischio di commissariamento per il Comune dell’Alto Vastese. Bisognerà, infatti, raggiungere il quorum previsto dalla legge: almeno il 40 per cento di affluenza, altrimenti elezioni nulle e nomina di un commissario prefettizio a gestire l’ordinaria amministrazione prima di tornare ancora al voto.

Il simcolo della lista Rinascita Italia

L’aspirante sindaco di Rinascita Italia è Guglielmo De Santis, nato a Gallipoli. Verrebbe da pensare a una lista civetta, di quelle fatte solo per ottenere giorni di permesso dal lavoro durante la campagna elettorale. Non sarebbe la prima, né l’ultima.

Però i responsabili nazionali del nuovo soggetto politico smentiscono e affermano che il progetto è concreto e hanno presentato le sue liste in due paesi abruzzesi, Montelapiano e Castelguidone, uno del Molise (Chiauci) e uno della provincia di Caserta: Gallo Matese. Il loro movimento, L’Altra Italia, diventa «una federazione con il simbolo unico Rinascita Italia» e si candida nei quattro piccoli comuni dopo aver presentato ieri le liste tramite il segretario nazionale, Mino Cartelli, il vicesegretario, Saverio Siorini, e il tesoriere, Vincenzo Miggiano. Siorini precisa che «la nostra presenza non è, ma non sarà mai, un rifugio per qualcuno che intenda usare l’occasione come escamotage per poter usufruire di giorni di permesso, cosa che succede spesso nelle liste cosiddette civetta. Siamo presenti a 360 gradi sul territorio nazionale, abbiamo svariati consiglieri comunali, presenze in varie commissioni comunali, insomma nessuno può considerarci lista civetta». «Potete verificare i nomi dei nostri candidati, gente umile e lavoratori, certo se ci fosse una presenza di nuove giovani leve (che poi dovrebbero essere la nuova spinta politica, l’innovazione, la forza) ne saremmo felici. Lottiamo, ma soprattutto vogliamo essere presenti in tutti i comuni dove la “grande politica” ha dimenticato la “memoria” umana». Non siamo politicanti, non usiamo il megafono, ma usiamo la voce degli ultimi».

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