Vasto e le tre strade in sospeso: storia di un’attesa infinita

No solo variante alla statale 16. A Vasto le strade in sospeso sono tre. Tutte importanti.

CIRCONVALLAZIONE INFINITA – L’Istoniense fu pensata alla fine degli anni Ottanta per collegare le periferie nord e sud tramite una strada a scorrimento veloce che aggirasse il nucleo abitato ma fosse collegata a quest’ultimo consentendo di raggiungere in pochi minuti diversi punti della città. Il progetto prevedeva anche il quarto lotto, che sarebbe stato utile a raccordare l’estremità nord della circonvallazione con via del Porto, raggiungendo così il risultato di collegare i due assi viari principali della circolazione urbana. Il problema è che sui terreni inizialmente riservati al quarto lotto sono stati costruiti degli edifici. Tre anni fa sembrava fosse imminente la soluzione del problema: una bretella stradale tra via del Porto e la rotatoria all’incrocio circonvallazione Istoniense-corso Mazzini, passando nei pressi del Istituto d’istruzione superiore Mattei. Fino ad ora, è rimasta un’intenzione.

SS16, progetto di variante: il tratto Montececchio-San Salvo

VARIANTE ALLA SS16 – L’accordo non c’è. Non c’è tra Vasto e San Salvo sul progetto dell’Anas. Non c’è tra Comune di Vasto e Regione Abruzzo. E così, dopo la conferenza preliminare di servizi del 6 aprile, il mondo politico locale e regionale si è impantanato in un interminabile botta e risposta polemico. Il problema è se fare o no la variante parziale, il tratto che va da Montevecchio a San Salvo spostando la carreggiata a monte della ferrovia, lasciando così com’è la restante parte del tracciato, da Punta Penna a Vasto Marina. E l’Anas ha finito col complicare la situazione inviando al Comune di Vasto una lettera in cui non solo boccia la circonvallazione di Vasto voluta dalle amministrazioni comunale e provinciale, entrambe presiedute da Francesco Menna, ma ribadisce anche che la soluzione migliore è quella rifiutata da tutti gli enti territoriali e dall’intero mondo politico: viadotti e gallerie sul costone orientale. Asfalto e pilastri a deturpare il paesaggio. La missiva è dell’ultima decade di aprile; inviata dopo la conferenza preliminare di servizi, finisce col gettare altra benzina sul fuoco.

A14: tratto Vasto nord-Vasto sud

AUTOSTRADA INSIDIOSA – Il tratto di una ventina di chilometri tra i due caselli di Vasto è stretto e pieno di curve. A febbraio il consigliere regionale Manuele Marcovecchio aveva lanciato un’idea: costruire una variante autostradale e declassare l’attuale tracciato Vasto nord-Vasto sud a strada statale. Il costo preventivato, 500 milioni di euro, è un ostacolo non indifferente. Si riaffaccia di tanto in tanto all’orizzonte l’ipotesi di fare un terzo casello autostradale, lo svincolo Vasto centro. A luglio del 2021 se ne parlò in municipio in un incontro tra rappresentanti di Regione, Comune e Autostrade per l’Italia spa. Secondo i tecnici della società, i volumi di traffico in ingresso e in uscita dai caselli di Vasto nord (6mila transiti l’anno) e Vasto sud (5mila transiti) non giustificano la costruzione di un nuovo svincolo, perché al di sotto della media nazionale di 17mila. Per cui, se Comune e Regione vogliono il nuovo casello, devono trovare i fondi: 12 milioni per un impianto automatizzato, 9 per uno con personale.

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Comments 1

  1. nicola di nanno says:

    Per quanto riguarda il tratto autostradale con curve e controcurve senza controcurva si gira in tondo, La sicurezza sulle strade la fa sopratutto chi guida. Saluti.

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