Di cosa parliamo – Il rapporto tra imprenditoria e mondo ecologista a Vasto ha sempre vissuto periodiche tensioni. In vista c’è il rinnovo della gestione di entrambe le riserve naturali, Punta Aderci e Marina di Vasto, per cui il Comune espleterà una gara d’appalto. Tutela di un paesaggio unico nel Medio Adriatico e sviluppo turistico possono convivere? Il dibattito su Chiaro Quotidiano è iniziato ieri [LEGGI]. Oggi prosegue con l’intervento di Gabriele Barisano, assessore comunale all’Ambiente.
Non solo tutela ambientale, ma anche sviluppo turistico compatibile con la salvaguardia dei luoghi. Questo sarà il futuro delle Riserve naturali di Vasto, secondo Barisano. La stagione turistica 2022 è alle porte e Vasto è alle prese con le scelte che riguardano il suo futuro.
«A me interessa che le Riserve si sviluppino, quindi chi risponderà alle gare non dovrà presentare solo un’offerta sotto l’aspetto economico, ma anche un progetto di sviluppo delle aree naturalistiche», premette il titolare della delega all’Ambiente dell’amministrazione Menna. «Le aree protette della nostra città hanno bisogno di qualcosa di diverso, che tenga insieme tutela dell’ambiente, turismo e sviluppo economico. Questo mi aspetto da chi vincerà la gara. Riconosco il lavoro fatto in questi anni, ma oggi bisogna fare un passo in avanti, secondo me. Con la Via verde della Costa dei trabocchi (la pista ciclopedonale da Ortona a Vasto, n.d.r.) le nostre riserve avranno notevoli potenzialità di sviluppo, quindi non si può pensare di continuare a gestire Punta Aderci com’è stata gestita negli ultimi dieci-quindici anni. Mi auguro che la cooperativa, società o associazione che vincerà la gara d’appalto svolga un lavoro finalizzato a tutelare il più possibile l’ambiente, ma in un’ottica di sviluppo del turismo e del territorio».
«Sì a punti di ristoro e a strutture ricettive nelle case già esistenti»
Nel futuro si apriranno spazi per ristoro e ricettività: «Va tenuto presente – precisa Barisano – che un conto è il bando per la gestione, altra cosa è il Piano di assetto naturalistico: abbiamo già una bozza del nuovo Pan di Punta Aderci, ci stava lavorando già la maggioranza nello scorso quinquennio. Secondo me, deve prevedere qualche punto di ristoro e la possibilità, per coloro che hanno già delle abitazioni all’interno del perimetro, di utilizzarle come strutture ricettive. La Riserva Marina di Vasto, invece, non ha attualmente il Piano di assetto naturalistico, su cui stiamo lavorando. Credo che le Ferrovie dello Stato abbiano progettato di realizzare anche un hub per le biciclette alla stazione di Punta Penna, quindi immagino un turismo con bici, camper, un turismo sostenibile. Teniamo presente che in una Riserva non si può fare di tutto, quindi le attività vanno armonizzate con la protezione della fauna e della vegetazione. Il tutto nella massima condivisione».