Nella conferenza stampa, tenutasi questa mattina nella Sala “Benito Lanci” dell’ex Casa di Conversazione del comune di Lanciano, il presidente della Sasi Gianfranco Basterebbe ha presentato una relazione di fine mandato e programmatica relativa ai due periodi (2016-2018 e 2019-2021) che lo hanno visto alla guida della Società Abruzzese per il Servizio Idrico Integrato. Il documento contiene infatti oltre al consuntivo dell’ente, anche gli indirizzi programmatici che il cda presieduto dallo stesso Basterebbe, vorrebbe portare avanti in occasione dell’assemblea dei soci e delle nuove elezioni che si terranno il prossimo 4 maggio.
Diversi sono state le tematiche toccate e svariati gli interventi realizzati dalla Sasi negli ultimi anni, di cui Basterebbe ha parlato durante l’incontro con la stampa: a partire dalla qualità contrattuale con la dotazione a partire dal 2016 di un software apposito per la rilevazione delle prestazioni tecniche, alla nuova regolazione tariffaria e delle morosità, passando per la positiva risoluzione del contenzioso con Acea e parlando anche dei numerosi investimenti, che hanno riguardato i depuratori di Lanciano (inizialmente sequestrati dalla Procura della Repubblica). Si è inoltre discusso della gestione del personale con l’assunzione e la regolarizzazione dei vecchi lavoratori e con una nuova selezione, attraverso concorso che, secondo il presidente, ci sarà prima dell’estate.
Centrale è stata inoltre la progettazione della grandi opere con gli interventi conclusi del programma APQ (Settore depurazione e collettori fognari) con interventi che hanno riguardato gli impianti di depurazione di numerosi comuni tra cui Lanciano, Casoli, San Vito, Fossacesia, Castel Frentano, Treglio ed Atessa. In corso di esecuzione, grazie al programma Masterplan, settore idrico ci sono ulteriori lavori di prossimo avvio non solo nella frentania, ma anche a San Salvo, Vasto e Palena interessate dal ri-efficentamento delle reti idriche. Per il totale di questi investimenti, Basterebbe ha parlato di una somma di 41 milioni e mezzo di euro di cui il 90% finanziato da stato e regione e solo il 10% dalla Sasi. Guardando alle cifre la somma degli interventi conclusi ed in esecuzione relativi al settore idrico e di depurazione, ammonta ad oltre 48 milioni di euro dato questo che è quasi raddoppiato (oltre 88 milioni) per quelli invece in fase di avvio e progettazione.
Sulle città di Vasto e San Salvo sono state realizzati 220 km di rilievo rete ed aggiornamento GIS, 25 distretti e zone di pressione, l’individuazione e riparazione di 140 perdite e 4 km di rete sostituiti, a cui si aggiunge il rinnovo del parco automezzi per l’implementazione del servizio di cerca-perdite. Tanta carne sul fuoco dunque ma restano, soprattutto nei cittadini, diverse perplessità dovute alle sempre più frequenti ed improvvise sospensioni del servizio idrico ed all’alto costo delle utenze a cui non corrisponde spesso una fornitura efficiente: temi questi che, in diversi comuni della provincia hanno portato, numerosi privati ed imprenditori, ad aderire al neonato comitato che si batte per un migliore servizio pubblico relativo all’acqua.