La nota carenza di personale e apparecchiature si conferma, ancora una volta, in una visita ispettiva del consigliere regionale Pietro Smargiassi (M5S) all’ospedale di Vasto. In attesa (ormai più che ventennale) della nuova struttura sanitaria al confine con San Salvo andrebbe adeguata quella che già esiste. A maggior ragione dopo le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi a Chiaro Quotidiano dal direttore generale della Asl provinciale, Thomas Schael: il vecchio ospedale San Pio da Pietrelcina non chiuderà dopo l’apertura del futuro presidio ospedaliero comprensoriale di contrada Pozzitello [VIDEO].
«Nel corso di questa visita istituzionale – raccontra Smargiassi – ho chiesto informazioni alla dirigente medico Francesca Tana e ai primari di alcuni reparti del presidio, in modo da avere un quadro completo della situazione. La problematica più grave, e che si ripropone di fatto in ogni Unità operativa, è la carenza di personale. Una questione con cui il presidio di Vasto ha a che fare da anni, ma finora i vertici della sanità regionale non sembrano aver mai mostrato una reale volontà di cercare soluzioni percorribili. È così che ci troviamo con una carenza di 8 medici in Rianimazione, 4 in Ortopedia, 3 al Pronto Soccorso, 4 in Radiologia, 1 in Urologia, Gastroenterologia e Malattie Infettive. Inoltre in Neurologia e in Geriatria a stretto giro ci saranno carenze per 2 unità. Un quadro disarmante – commenta il rappresentante del Movimento 5 Stelle – che fa comprendere con chiarezza in quali condizioni sia lasciato il personale sanitario in servizio, che deve fare gli straordinari per garantire il più alto livello possibile di servizi. Il dg della Asl 02 Thomas Schael è perfettamente a conoscenza delle carenze, ma in questi mesi è stato in grado solamente di fare tanta propaganda. Non si vedono ancora quelle assunzioni promesse da tempo e questo è molto grave vista la situazione che si vive ogni giorno nelle corsie».
«Al problema del personale – prosegue Smargiassi – si unisce quello che riguarda i primari. Non è accettabile che in una struttura come quella del San Pio di Vasto siano di fatto più i facenti funzione rispetto ai direttori di Dipartimento con conferimento di incarico. In un ruolo così delicato è necessario avere medici con un mandato pieno in modo da fornire maggiore stabilità a tutto il reparto e limitare un senso di precarietà dato dall’inerzia su concorsi e nomine all’interno della Asl 02. A questo si aggiungono poi i vari problemi di strumentazione, con macchinari obsoleti, sotto numero o del tutto assenti in varie zone del presidio».
«L’ospedale di Vasto – afferma Smargiassi – è un presidio abbandonato dalla politica regionale. Perché questo quadro non è frutto della casualità o di momentanee contingenze sfortunate. Qui manca qualsiasi forma di programmazione. Finora la Asl ha lavorato su una centralizzazione che non sta portando benefici e che, soprattutto, mette con le spalle al muro tutta la sanità territoriale. Ci sono decine di migliaia di cittadini che hanno bisogno di un’azienda sanitaria e di una Giunta regionale che mettano gli operatori nelle migliori condizioni per lavorare. Questo adesso non avviene, e dopo oltre tre anni di legislatura di centrodestra non esistono più scuse accettabili per non portare a casa risultati”. “Il San Pio – conclude il presidente della commissione di Vigilanza – non è una passerella per campagne elettorali, ma un presidio di cui avere cura 365 giorni all’anno. È il momento che chi governa la regione porti a casa risultati concreti».