“Le vie della cultura sono infinite”, il progetto di rigenerazione urbana unisce 18 Comuni del Vastese

Nuovi arredi e pavimentazione, spazi espositivi e collegamento dei luoghi d’interesse già esistenti. Sono gli interventi principali previsti dal progetto Le vie della cultura sono infinite elaborato da 18 Comuni che si sono uniti per rigenerare urbanisticamente i propri centri storici per renderli più attrattivi.
Ieri mattina, la conferenza dei sindaci dei centri interessati – tenutasi online – ha approvato il progetto che ora sarà presentato al ministero dell’Interno con la richiesta di relativo finanziamento di 5 milioni di euro. In caso di accoglimento, i fondi saranno suddivisi in base alla tipologia d’intervento e al numero di abitanti.

Gissi, Comune capofila

Il Comune è capofila è Gissi, mentre a Cupello è previsto il centro di coordinamento e programmazione dei percorsi inseriti nel progetto; la realizzazione di quest’ultima sarà possibile con il recupero degli spazi oggi inutilizzati sotto il parcheggio comunale sopraelevato. Oltre alle due cittadine citate, aderiscono al progetto anche Carunchio, Castelguidone, Celenza sul Trigno, Fraine, Fresagrandinaria, Furci, Lentella, Liscia, Monteodorisio, Palmoli, Roccaspinalveti, San Buono, San Giovanni Lipioni, Schiavi d’Abruzzo, Torrebruna e Tufillo.

Lentella durante una delle ultime processioni in onore dei Santi protettori

Come detto, gli interventi principali mirano a creare un raccordo tra i punti d’interesse già esistenti e attualmente poco valorizzati mediante installazione di cartellonistica, arredo urbano, nuova pavimentazione con materiali tipici e opere pittoriche. L’unica eccezione è quella cupellese che ospiterà il centro di coordinamento con, al proprio interno, spazi espositivi e sale convegni. Gli interventi prendono un nome diverso per ognuno dei 18 partecipanti:
Carunchio, Tra vicoli e terrazzamenti dell’antico borgo: nuovo percorso pedonale tra via Croce e via Morelli e area di sosta informativa
Castelguidone, Le vie del centro, alla riscoperta del borgo vecchio: itinerario storico-paesaggistico del centro storico con particolare riferimento a chiesa parrocchiale e belvedere
• Celenza sul Trigno, La via come luogo di aggregazione e di unità: itinerario tra le due principali piazze del paese (piazza del Popolo e piazza Mazzini)
Cupello, Tra costa ed entroterra
• Fraine, La via delle “vecchie botteghe”: itinerario storico divulgativo con riqualificazione di via Santa Maria e strade limitrofe
Fresagrandinaria, La via identitaria del borgo: percorso tra la storica fontana e la chiesa del Santissimo Salvatore con inserimento di elementi iconografici, arredi urbani e nuove ringhiere
Furci, La via del Beato Angelo: itinerario storico-religioso intorno al santuario del Beato Angelo
Gissi, La via del gesso: itinerario geologico-divulgativo tra le cave di gesso e tra le abitazioni realizzate con tale pietra caratterizzante il paese
Lentella, La via dei Santi del borgo: itinerario di collegamento tra la chiesa dedicata ai Santi protettori Cosma e Damiano e quella di Santa Maria Assunta con l’inserimento di elementi iconografici evocativi
• Liscia, La via dei secolari: itinerario paesaggistico per valorizzare gli ippocastani secolari e presenti nel centro e la terrazza urbana che domina la vallata
Monteodorisio, Le vie del commercio: percorso tra vicoli e slarghi del centro storico che in passato ospitavano le botteghe dei mestieri da realizzare anche mediante l’inserimento di immagini storiche
Palmoli, Le vie del centro storico, dal borgo ala castello: itinerario tra i vicoli per collegare la parte bassa del paese con l’antico castello
Roccaspinalveti, Le vie del passato, alla riscoperta di Rocca vecchia: itinerario storico-paesaggistico per riscoprire i ruderi di “Rocca vecchia” in un’area fortemente panoramica
San Buono, La via dei presepi: percorso tra le ruelle che nel periodo natalizio ospitano il noto presepe vivente, dalla chiesa di San Lorenzo Martire all’antico lavatoio del XVI secolo
San Giovanni Lipioni, La via di accesso al borgo antico: itinerario per realizzare l’accesso al borgo antico provenendo dal belvedere evidenziano il collegamento tra parte alta e parte bassa del paese
Schiavi d’Abruzzo, La via del belvedere con affaccio tra “monti e valli”: itinerario storico-paesaggistico che collega il museo archeologico e il centro storico passando su una vera e propria terrazza panoramica
• Torrebruna, La via tra storia e panorama: percorso tra i vicoli del centro storico che collega parte alta e parte bassa
Tufillo, Percorso itinerante alla riscoperta di fontana Grande: prolungamento dell’attuale passeggiata panoramica fino alla storica fontana

La parola spetta ora al ministero che sta ricevendo i progetti da finanziare con il Pnrr. Un altro esempio di Comuni uniti per un unico progetto è quello che vede insieme otto centri tra Vastese e area del Sangro.

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