Il sud dell’Abruzzo resta nel mirino dei predatori. Gli episodi degli ultimi due mesi torna a far scattare l’allarme in provincia di Chieti e, più in particolare, nel Vastese.
La scia di furti è iniziata a febbraio con i raid nelle abitazioni di Vasto, San Salvo, Cupello e Monteodorisio. Erano i ladri acrobati che, col volto coperto e facendo ricorso alla loro abilità, si arrampicavano su grondaie e balconi per svaligiare gli appartamenti, per poi fuggire dopo aver annodato le lenzuola per calarsi dai balconi.
Poi l’allarme è scattato più a nord con l’assalto al caveau dell’istituto di vigilanza a Sambuceto. Sembrava una scena da film, con la ruspa usata per sfondare il muro, mezzi incendiati e chiodi sull’asfalto, ma era tutto vero e inquetante, compresa la sparatoria che ha accompagnato la fuga dei malviventi al termine dell’azione fulminea.
Nella notte tra venerdì la nuova incursione. Un’esplosione ha tolto il sonno ai residenti di Pollutri e sventrato il bancomat della Bper in pieno centro storico. Il sindaco, Mario Nicola Di Carlo, si dice preoccupato perché “fino a ieri, episodi del genere li vedevamo negli altri paesi. Credevamo di essere un’isola felice, invece siamo diventati un porto di mare”. Indagano i militari della Compagnia di Ortona, che verificano se ci sono testimonianze (assai difficile, visto che il raid è avvenuto alle 2,25 di notte) o immagini della videosorveglianza. L’Abruzzo meridionale e il Vastese si confermano terra di razzia per la criminalità proveniente da fuori regione.