I consiglieri di minoranza contro il trasferimento in altri settori degli agenti della municipale

In una nota congiunta i consiglieri di minoranza Rita Aruffo, Dora Bendotti, Davide Caporale, Piero Cotellessa, Sergio Furia, Lorenzo Galati, Leo Marongiu, Marusca Miscia e Giacinto Verna si schierano contro la decisione dell’amministrazione Paolini di trasferire in altri settori, due agenti della Polizia Municipale. «Non si arresta – si legge nel comunicato – la politica del gambero della Giunta Paolini che fa e disfa, che scrive e poi si smentisce ed infine che alimenta attese e poi le disattende. Dopo l’intento delle linee programmatiche di istituire distretti di polizia locale sul territorio presso il popoloso quartiere di S.Rita, nonché nell’area compresa tra S. Maria Maggiore-San Rocco e nelle contrade più distanti dal centro città, subito poi rivisto con successiva dichiarazione del sindaco che ha parlato di nuovi mezzi per potenziare il controllo del territorio, dopo le perplessità sollevate dalla minoranza in consiglio comunale, ora arrivano le delibere di Giunta 81 ed 82 del 25 Marzo scorso che destinano due unità di Polizia Municipale in servizi all’interno del comune.

Anche su questo – proseguono i consiglieri – dobbiamo constatare che mentre negli ultimi mesi e negli anni scorsi si affermava come fosse necessario raggiungere il numero di cinquanta unità di polizia municipale, subito dopo nelle linee programmatiche questa roboante intenzione veniva già rivisitata in un più prudente “livello di benessere organizzativo” da raggiungere. Oggi, dopo aver immesso in servizio 4 nuovi agenti grazie al piano assunzioni della amministrazione Pupillo, si finisce per spostare due unità in altri uffici. La giunta Paolini, compresi assessori che si sono riempiti la bocca sul tema “sicurezza”, ha deciso quindi di spostare unità all’interno di settori e di prevedere un’auto nelle contrade e zone periferiche, come esattamente già avveniva in precedenza, basta andare a leggere le direttive giornaliere del Comandante di P.M. in questi anni. 

Il palazzo sede del Comune di Lanciano

Si è deciso, anche in questo caso – chiude la nota congiunta – di ripristinare quell’attività che invece nelle linee programmatiche era stata così definita: “la presenza saltuaria non appare idonea al raggiungimento degli obiettivi prefissati”.  Insomma, a vedere questi atti, in pochi mesi si è già raggiunto quel “benessere organizzativo” di cui si parlava nelle linee programmatiche di poche settimane fa, tanto è vero che il corpo di Polizia Municipale può fare a meno di due unità di categoria C che, anche se in ufficio, avrebbero potuto permettere ad altre unità di svolgere attività sul territorio, proprio in vista della bella stagione e della maggiore movimentazione dei cittadini con le iniziative che aumentano e che ovviamente richiederanno più controlli. 

Le recenti manifestazioni pasquali, i riti della settimana santa e quelli che si prevedono in primavera/estate nelle contrade, dovranno così essere organizzati con una maggiore difficoltà di controllo e presenza da parte della P.M. a meno che l’idea non sia di chiudere la città alle ore 21, come pure è stato dichiarato di recente sulla stampa dall’amministrazione. Insomma, la giunta “gambero” prosegue la sua azione con un fare che appare sempre più confuso e con obiettivi alla giornata».

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