Panchine “affilate” e verde risicato, la “nuova” villa di San Salvo fa discutere

La rinnovata villa comunale di San Salvo fa discutere prima della sua riapertura. Gli interventi per 406mila euro, di cui 100mila da fondi della Regione Abruzzo, sono ormai in dirittura di arrivo e i cittadini iniziano ad avere un’idea di ciò che sarà il risultato finale. Il progetto in verità ha suscitato perplessità sin dall’inizio a causa del taglio di 26 pini domestici ultradecennali (sostituiti con giovani magnolie).

A sollevare qualche perplessità – dopo la risicata presenza di spazi verdi e il non proprio ideale raccordo con l’area già esistente non sottoposta a riqualificazione – sono ora le panchine con un sottile e spigoloso schienale in acciaio corten (lo stesso che ricopre il nuovo teatro mai terminato). Su questo e altri aspetti è intervenuta la coalizione a sostegno di Giovanni Mariotti che pone l’accento anche sulla mancata condivisione del progetto con la cittadinanza.

«In nome dell’efficientamento energetico e del miglioramento urbano – scrivono Cambiamo San Salvo, Avanti San Salvo e Democratici per San Salvo – sono stati abbattuti 26 pini e sono state promesse magnolie e un prato all’inglese. Ora che sono state rimosse le recinzioni coprenti, possiamo vedere una pavimentazione color grigio scuro con delle panchine dalla forma bizzarra. È stata realizzata una pavimentazione di colore scuro che contribuirà in estate ad uno sgradevole effetto isola di calore. Del prato inglese non si vede nemmeno un filo d’erba. Le panchine sono costituite da un basamento a forma di prisma triangolare e lo schienale è costituito da una lamiera esile con spigoli vivi».

Per la coalizione sono diversi i punti interrogativi senza risposta: «È davvero sicuro questo spazio urbano? Sono stati fatti gli opportuni collaudi di sicurezza dagli enti preposti?  Queste panchine rispettano gli specifici requisiti previsti dalla norma Uni 11306: 2020 “Panchine – Requisiti di sicurezza e metodi di prova? In particolar modo, riguardo la conformazione degli spigoli vivi e del possibile ribaltamento, sono davvero sicure? È davvero impossibile condividere anticipatamente un progetto per uno spazio pubblico con i cittadini? Si sarebbe dovuto puntare alla creazione di un vero e proprio parco urbano, creando ampie superfici a verde, valorizzando le specie arboree e floreali tipiche delle nostre zone, creando armonia con il resto dell’area e limitando al minimo le aree cementate. È stato fatto esattamente l’opposto».

A completare la nuova villa c’è l’illuminazione a led lungo tutto il perimetro con colori personalizzabili a seconda delle occasioni. L’intento dell’amministrazione è probabilmente tagliare il nastro prima della festa in onore di San Vitale che dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia tornerà a essere un’occasione aggregativa.

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