Dopo il rito di Professione dei Novizi, un altro degli appuntamenti irrinunciabili che costella la Settimana Santa a Lanciano, è rappresentato dall’Audizione di Musiche Sacre tratte dal salmo 50 di Davide con le note scritte dai grandi maestri Masciangelo e Bellini. Questa sera l’atteso appuntamento si terrà a partire dalle ore 21 nella chiesa di Santa Rita con la corale e l’orchestra dell’Arciconfraternita Morte e Orazione che sotto la direzione del maestro Andrea Di Mele eseguiranno alcuni dei brani più significativi del patrimonio musicale e culturale della confraternita: tra questi è impossibile non citare il “Miserere”, le cui note inconfondibili accompagnano le processioni del Giovedì e del Venerdì Santo.
La storia di questi brani sacri è lunga: verso la fine dell’800 la confraternita li commissionò ai maestri Masciangelo e Bellini che musicarono alcuni passaggi del salmo 50 dando vita a dieci componimenti differenti: “Miserere”, “Amplius”, “Tibi Soli”, “Ecce Enim”, “Auditui Meo”, Cor Mundum”, “Redde Mihi”, “Libera Me”, “Quoniam”, “Benigne”.
Il tradizionale concerto del Mercoledì Santo che, viene organizzato ogni anno in una delle principali chiese della città, è un appuntamento ormai irrinunciabile per i tanti cittadini ed appassionati e questi brani rappresentano l’inconfondibile marchio di fabbrica dei riti della Settimana Santa: ascoltare questi componimenti fa si che il fedele si senta ancora più coinvolto nel ricordo e nelle celebrazioni della Passione di Gesù Cristo: prima del concerto lo spazio dell’edificio religioso scelto per ospitarlo, inizia a riempirsi dagli anziani legati alla tradizione ma anche dai tantissimi giovani che eredi di questo importante patrimonio immateriale, saranno chiamati a non farlo scomparire ed a tramandarlo a loro volta.
Nessuno riuscirebbe ad immaginare i riti della Settimana Santa lancianese senza queste musiche: è come se ognuno non le ascoltasse solo con le orecchie ma soprattutto con il cuore. E’ come se si andasse oltre lo splendore e la magnificenza dei suoni ponendo l’attenzione sul fascino emotivo che queste note sprigionano e del mistero che racchiude tutto la storia dell’Arciconfraternita.