Si torna a parlare del futuro del Palamasciangelo: l’impianto sportivo del quartiere Santa Rita attualmente ancora adibito ad hub vaccinale (nonostante le pressanti richieste delle società sportive all’allora sindaco Pupillo) potrebbe nel giro di pochi mesi tornare alla sua destinazione originale ma al momento, le incognite che rimangono, non sono poche. A tal proposito, contattato dalla redazione di Chiaro Quotidiano, l’assessore allo Sport, Danilo Ranieri chiarisce così la situazione «Nonostante il vecchio contratto stipulato tra il comune e la Asl Lanciano -Vasto – Chieti preveda la restituzione dei locali al termine dello stato di emergenza (conclusosi lo scorso 31 marzo) il palasport continua ad essere indicato sia dalla struttura commissariale del Ministero della Salute che dalla Prefettura di Chieti come presidio sanitario per la somministrazione della 4° dose del vaccino anti Covid, e come centro per la verifica dello stato dei salute generale dei profughi ucraini alloggiati non solo a Lanciano ma anche in altri centri come Vasto e San Salvo. Il Palamasciangelo – continua Ranieri – è l’unica struttura della provincia, insieme al Pala Tricalle di Chieti, adibita a questa nuova destinazione d’uso».
Questa situazione dovrebbe perdurare fino a tutto il mese di giugno e nel frattempo l’amministrazione Paolini si sta già muovendo per trasferire, a partire da luglio, l’hub vaccinale in alcuni dei locali della struttura di Lancianofiera «Abbiamo preso in gestione per dodici anni (9+3) – afferma ancora l’assessore – i locali dell’ex ristorante presente in fiera, con dei lavori di sistemazione che partiranno a breve e che sono già stati ed appaltati e contrattualizzati con la ditta esecutrice. Sperando che tutto vada per il meglio e che il cantiere proceda nei tempi giusti, già da luglio il Palamasciangelo verrebbe sgomberato con lo spostamento di tutte le attività mediche e sanitarie in fiera».
Ranieri però non si rivela ottimista sul tempestivo ritorno del palazzetto agli usi sportivi per cui era stato originariamente realizzato «Andrà valutata la situazione, già non ottimale della pavimentazione: il parquet – spiega l’assessore – era già in condizioni critiche prima della trasformazione in hub vaccinale, figuriamoci ora che per mesi e mesi sulla sua superficie hanno camminato e transitato personale medico, volontari e cittadini: senza considerare i vari spazi creati ed i lavori eseguiti nel perimetro del campo da gioco: bisognerà quindi sicuramente procedere con delle opere di rifacimento della superficie di calpestio».
A tal proposito due sono le soluzioni possibili ed anticipate dall’assessore «La prima più economica ma non definitiva ed anche più “limitativa” prevede la copertura del parquet con un tappeto in taraflex che verrebbe a costare circa 60mila euro, ma che imporrebbe uno uso del Palamasciangelo limitato alla pallavolo. La seconda definitiva ma estremamente più costosa, prevede la sostituzione dell’attuale pavimentazione con una nuova in parquet che risolverebbe definitivamente il problema, rendendolo disponibile anche per basket e futsal, ma con un costo decisamente più alto per le casse comunali (si parla di circa 120mila euro). Appena sarà possibile conclude Ranieri – convocherò le società sportive cittadine e valuteremo insieme quali interventi adottare per poter riprogrammare insieme l’uso di quegli spazi».