90 km. Da Cupello a Città Sant’Angelo, la distanza che divide casa Peschetola dal “Delfino Training Center” (conosciuto anche come “Poggio degli Ulivi”) dove oggi Lorenzo Peschetola, titolare nell’Inter Primavera, è tornato ad affrontare, da ex, i pari età del Pescara.
0 a 4 in un match senza storia, il 2003 di Cupello in campo è stato tra i migliori in campo, l’estremo pescarese in almeno tre occasioni gli ha negato la gioia del gol ma, nei 77 minuti in cui è rimasto in campo, è sempre stato nel vivo del gioco.
Da stropicciarsi gli occhi l’assist al bacio per il tris firmato da Casadei, in campo ha sempre l’idea giusta. Fuori dal rettangolo verde è sempre lo stesso, volto disteso, sorriso rassicurante e mai una parola fuori posto. Il “Poggio degli Ulivi” è stata casa sua nella stagione 2016/2017, con il Pescara giocò tre anni, dal 2014 fino all’estate del 2017, la vicinanza a Cupello oggi ha portato tantissimi conterranei a seguirlo da vicino, l’occasione era troppo ghiotta, e forse irripetibile.
«Un sabato mattina fantastico – le parole di Lorenzo Peschetola a fine match – per tanti motivi, la presenza della mia famiglia e dei tanti amici sugli spalti mi riempie di orgoglio, il mio impegno è anche per ripagare tutti loro, mostrano sempre grande affetto in tanti modi». Due stagioni con gli Esordienti e una con i Giovanissimi con i pescaresi: «il passato non si dimentica, quella di Pescara è stata una tappa fondamentale della mia fin qui giovane carriera, se oggi sono all’Inter devo molto alla società biancazzurra».
Nello 0 a 4 non è andato in gol ma la prestazione è stata da applausi, se non ci fossero stati i miracoli di Servalli avrebbe trovato anche il quarto gol in stagione dopo quelli contro Spal, Milan e Sassuolo: «Il portiere fa parte del calcio, ognuno dà il massimo per i propri colori, oggi contava la prestazione, c’è stata e siamo felici per aver conquistato un’altra vittoria».
Alla fine della stagione regolare mancano ancora sette giornate, poi spazio alle fasi finali: «La ricetta è sempre la stessa, lavorare, lavorare e lavorare, solo così potremo raccogliere i frutti dei tanti sacrifici fatti dall’estate scorsa. Ripeto le parole che mister Chivu ormai ci ripete da qualche settimana, ora non si scherza più, da qui a fine stagione per noi saranno tutte finali. Naturalmente da vincere perché vogliamo regalare all’Inter Primavera lo Scudetto».