«Siamo a disposizione per qualsiasi verifica ci sia da fare». Il sindaco di Vasto, Francesco Menna, si mostra tranquillo dopo che i carabinieri specializzati nello scoprire i reati ambientali hanno visitato Fosso Marino. «Siamo qui per dare collaborazione e confronto», dice il primo cittadino.
I militari del Nucleo operativo ecologico e per la transizione ecologica hanno accertato con i loro occhi lo stato dei luoghi [VIDEO] dopo che, nei giorni scorsi, le ruspe hanno rimosso l’intera vegetazione attorno al canale che sfocia al centro del golfo di Vasto. Scolo di acque bianche, ma in realtà maleodoranti, problema creato dagli scarici abusivi, come dichiarato qualche giorno fa dallo stesso Menna.
I militari del tenente colonnello Antonio Spoletini indagano sui lavori di bonifica: le ruspe hanno eliminato l’intera vegetazione nell’area destinata ad accogliere il Jova beach party, il concerto di Jovanotti che nel 2019 fu annullato e spostato a Montesilvano. Quest’anno il Comune ci riprova. Le date sono il 19 e il 20 agosto. E i problemi attorno a Fosso Marino sempre gli stessi.
I lavori hanno innescato le proteste degli ambientalisti e una diffida della Stazione ornitologica abruzzese, organizzazione ecologista che punta il dito contro l’amministrazione comunale accusandola di aver distrutto la cannuccia di palude, pianta erbacea spontanea che cresce negli ambienti umidi e avrebbe proprietà fitodepurative, ossia capacità di purificare le acque [LEGGI]. Menna replica dicendo di voler bonificare un’area degradata. Concetto che ribadisce anche dopo il sopralluogo del Noe: «Il nostro progetto è di riconvertire un posto purtroppo brutto e maleodorante attraverso un piano di rigenerazione naturalistica bella e suggestiva. Siamo qui per dare collaborazione e confronto. Abbiamo tutto: Vinca (Valutazione di incidenza ambientale, n.d.r.), autorizzazioni e perizie. Sono convinto che, alla fine, vinceranno il dialogo e la voglia di fare».