Dall’ingegner Paolo Marino riceviamo e pubblichiamo un parere sulla futura variante di Vasto alla statale 16, di cui proprio oggi si discute in conferenza preliminare di servizi.
«Gentile Direttore,
in questi giorni mi hai chiesto a più riprese di intervenire sulla questione della variante SS16 ed ora sono io che ti chiedo di “ospitare” queste ulteriori brevi osservazioni in proposito.
Noto con soddisfazione che la Giunta Regionale ha deliberato (articolo di “Chiaro Quotidiano”) di chiedere all’Anas di procedere con i tratti II, III e IV del progetto, sottolineando nel contempo la necessità di migliorare l’attuale tracciato per il tratto I di attraversamento a Vasto Marina centro.
Conosci la mia posizione per averla precedentemente pubblicata nel tuo giornale, ma vorrei ribadire l’importanza, per Vasto e il suo territorio, nell’ambito del progetto complessivo, di riuscire a ottenere delle opere mirate di riqualificazione, oltre che di miglioramento della sicurezza stradale, da realizzare per il tratto I che va, senza alcun dubbio, esteso a nord fino al casello dell’autostrada A14. Ciò va chiesto subito.
Tale opera, infatti, nel suo complesso, sarebbe utile non solo al giorno d’oggi ma anche in futuro, dopo l’auspicata realizzazione della cosiddetta “circonvallazione di Vasto” (progetto della Provincia di Chieti), in quanto in ogni caso necessaria per garantire a Vasto Marina un maggior standard qualitativo di vivibilità turistica e di fruizione anche in concomitanza di grandi eventi, e a Vasto di soddisfare, in maggiore sicurezza, le esigenze di trasporto dei flussi in entrata e uscita, nonché il raggiungimento del futuro Ospedale, della zona Portuale, industriale e commerciale e dei luoghi di attrazione turistica. Ricordo che tale viabilità sarebbe, per altro, conforme al vigente PRG di Vasto.
Inoltre, il tracciato della citata “circonvallazione di Vasto”, nel progetto del 2003, terminerebbe a sud al confine con San Salvo dove potrebbe utilmente e agevolmente essere allacciato all’inizio dell’attuale tratto IV contenuto nel progetto dell’Anas.
Insomma, verrebbe garantita in futuro la possibilità ai mezzi di lunga percorrenza di bypassare tout court l’abitato di Vasto e la possibilità di offrire una viabilità di maggiore qualità a chi ha la necessità di vivere pienamente e in sicurezza, per le più varie esigenze, la città di Vasto.
Sarebbe in questo momento ripetitivo elencare le opere -partendo a sud con previsione nei tratti II e III di intersezioni a piani sfalsati e sottopassi ferroviari con conseguente demolizione del viadotto “Vasto Marina”- che a mio giudizio potrebbero essere ricomprese nel più ampio progetto di riqualificazione (senza viadotti né gallerie) dell’attuale tracciato fino al casello nord A14 e, pertanto, ti chiedo di inserire un rimando sui precedenti articoli a beneficio di coloro che avranno la curiosità e il tempo per leggerli [LEGGI]».