È salita sul gradino più alto del podio la classe IIB della scuola media di Fossacesia, aggiudicandosi il premio nazionale “Raccontami l’autismo”, nella sezione video. Il riconoscimento c’è stato in occasione della celebrazione della giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, lo scorso 2 aprile, ricorrenza riconosciuta a livello internazionale per incoraggiare gli Stati Membri delle Nazioni Unite ad una maggiore sensibilizzazione rispetto all’autismo.
«Devo complimentarmi a titolo personale e a nome di tutta l’Amministrazione comunale di Fossacesia con tutti gli alunni della classe vincitrice, con i loro insegnanti e con Rosanna D’Aversa, dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Polidori, per essersi aggiudicati il Premio Nazionale “Raccontami l’Autismo”, sezione video. – commenta il sindaco Enrico Di Giuseppantonio – Ancora una volta la nostra scuola dimostra non solo capacità e originalità, ma anche umanità nel saper interpretare un tema non facile. L’integrazione delle persone affette da autismo parte proprio dalla scuola, dove è fondamentale che ci sia comprensione da parte dei compagni di classe. E il risultato ottenuto dimostra che per loro non ci sono barriere e che avere un compagno di banco diverso è semplicemente avere un compagno speciale».
«Parlare di autismo, acquisire consapevolezza sull’argomento, preparare le comunità ad includere la diversità è un preciso onere delle Istituzioni, quella comunale e quella scolastica, proprio con l’obiettivo di sensibilizzare, informare, includere – ha aggiunto il consigliere delegato alla Pubblica Istruzione Ester Di Filippo -. La risposta degli studenti è stata importante e questo ci fa ben sperare sul grado di sensibilità raggiunto dalle nostre comunità».
Dal canto suo, la dirigente scolastica Rosanna D’Aversa, ha sottolineato come «momenti come questo sono essenziali nella formazione e nella crescita dei ragazzi a cui si cerca di dare un chiaro esempio di integrazione verso gli altri e di renderli sempre disponibili ad accogliere e non isolare i bambini con difficoltà come questa. Si tratta di un’ulteriore opportunità – ha concluso – per poter spiegare loro l’importanza dell’inclusione, dell’uguaglianza e del riconoscimento di ognuno nelle proprie diversità».