Di cosa parliamo – Nell’ordinanza balneare 2022, la Regione Abruzzo ha inserito la norma che consente agli stabilimenti balneari di restare aperti tutto l’anno per scopi sanitari ed elioterapici. «Questa è una delle novità per la stagione 2022 che fa dell’Abruzzo una delle primissime regioni italiane per l’utilizzo a 360 gradi e 365 giorni l’anno delle spiagge», ha annunciato l’assessore regionale al Demanio marittimo, Nicola Campitelli. Il provvedimento viene accolto con freddezza dalla Cna turismo.
«Forse non si è tenuto conto di una legge della natura: quella del tempo atmosferico», fa notare Gabriele Marchese, coordinatore regionale di Cna turismo. Secondo la Confederazione nazionale artigiani, le priorità sono altre.
«Dove c’è un pubblico esercizio, un operatore già può tenere aperta tutto l’anno la sua attività, se ha un bar o un ristorante in spiaggia. Allora – chiede Marchese – a che serve la balneabilità per tutti e 12 i mesi? L’apertura per 365 giorni l’anno è una questione minimale rispetto ad altri seri problemi. Soprattutto rispetto alla mannaia della direttiva Bolkestein. Vogliamo sapere se i balneatori a gennaio 2024 saranno ancora gestori dei lidi. Noi della Cna turismo abbiamo chiesto la mappatura del demanio perché siamo convinti che ci sia ancora spazio e, di conseguenza, si possa garantire la concorrenza anche senza mettere a gara le concessioni esistenti. Qualora, invece, si indicano le gare per l’assegnazione dei tratti di spiaggia – è la richiesta del rappresentante di Cna turismo – si trovi il modo per dare vantaggi a chi ha fatto sacrifici per portare avanti per anni queste che, nella maggior parte dei casi, sono imprese a conduzione familiare».